Al via le operazioni di pulizia e ripristino. Si parte da Faenza e Castel Bolognese Seguici su Telegram e resta aggiornato Il Governo ha stanziato 10 milioni di euro per i primi interventi urgenti Boncellino È a pieno regime la macchina degli interventi per il rapido ritorno alla normalità nelle aree dell’Emilia-Romagna interessate dall’alluvione dei giorni scorsi e consentire il rientro degli sfollatati nelle proprie case nel più breve tempo possibile. Si parte venerdì 5 maggio, dai comuni di Castel Bolognese e Faenza con 18 squadre di volontari della protezione civile regionale e 6 squadre della colonna mobile della Regione Toscana. Sabato si inizierà a procedere con i Comuni del circondario imolese, Conselice e Bagnacavallo grazie al supporto di altre 24 squadre di volontariato della colonna mobile della Regione Veneto e delle associazioni nazionali di Protezione Civile. Al lavoro, insieme, amministratori, tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile, volontari, gestori del servizio idrico integrato, gestori dei servizi ambientali e di raccolta rifiuti e Consorzi di bonifica coordinati all’interno dei Coc (Centri Operativi Comunali). E il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza relativo alla situazione in Emilia-Romagna. «Voglio ringraziare la presidente Meloni e il ministro Musumeci per la decisione del Consiglio dei ministri di accogliere in tempi rapidissimi la richiesta di stato d’emergenza che avevamo avanzato come Regione già questa mattina – ha dichiarato il Presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Insieme allo stanziamento di 10 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Grazie anche al capo del Dipartimento nazionale di protezione civile, Curcio». «Questo ci permette da subito di affrontare la messa in sicurezza delle aree più a rischio, le opere di ripristino per il ritorno alla normalità. Un lavoro di squadra e una collaborazione – prosegue Bonaccini – che sono certo proseguirà per ripartire, garantendo in maniera efficace i risarcimenti per i danni subiti da cittadini e comunità locali». Come detto, la macchina degli interventi è già all’opera. Le prime operazioni saranno quelle necessarie per far defluire le acque, si procederà poi con quelle di pulizia, spurgo e di raccolta dei rifiuti. Contemporaneamente, i tecnici delle società di servizi stanno procedendo per i riallacci delle utenze gas, acqua ed elettricità interrotte, questo permetterà ai cittadini di rientrare il prima possibile nelle proprie abitazioni. Inoltre, una rotta sul Sillaro è stata già chiusa, l’altra verrà chiusa entro sera. A Bagnacavallo dalla rotta del Lamone, non fuoriesce più acqua. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... I Comuni si comprano auto elettriche al posto di quelle a benzina Domenica 26 febbraio le primarie del Pd: ecco dove si può votare in provincia Le femministe in piazza a Ravenna per le donne iraniane Seguici su Telegram e resta aggiornato