Il presidente dell’ordine dell’Emilia-Romagna dopo l’alluvione: «Bisogna potenziare gli uffici preposti, conservare i boschi in montagna, dare spazio alle acque»
Lo ha dichiarato Paride Antolini, presidente dell’ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna, che dopo l’alluvione di questi giorni lancia un appello, chiedendo maggior investimenti da parte del pubblico. «Ritorniamo a pianificare il territorio», continua Antolini, chiedendo di investire in particolare negli uffici pubblici competenti, che devono monitorare migliaia di chilometri di argini.
«Come si fanno opere di manutenzione per abitazioni e ponti – prosegue il presidente dell’ordine – bisogna fare opere di manutenzione anche per gli argini. Il fiume va studiato in tutto il suo corso, dalla foce alla sorgente e ogni settore del fiume richiede particolari interventi, specialmente in una situazione, quale siamo, di estrema antropizzazione del territorio e dove i margini di intervento sono ridottissimi. Quindi bisogna conservare le aree forestali in montagna e nella pianura bisogna cercare di dare spazio, per quanto possibile, alle acque dei fiumi, attraverso aree di laminazione, casse di espansione, allargamento degli alvei».