Il centrodestra punta Lugo e dintorni: «L’alluvione ha rimescolato le carte»

Il responsabile provinciale di Fratelli d’Italia sulle Amministrative: «Ma il primo obiettivo resta confermarci a Brisighella. Largo ai civici». E un pensiero è già a Ravenna

Alberto Ferrero Giorgia Meloni

Alberto Ferrero con Giorgia Meloni

«Preferisco un civico che vinca a una persona “di partito” che perda». Non fa una piega la brutale sintesi di Alberto Ferrero, coordinatore provinciale del principale partito del centrodestra, Fratelli d’Italia, nello spiegare la strategia seguita per le Amministrative del prossimo giugno. «Piazzare bandierine non ha mai portato bene a nessuno, abbiamo preferito dare il nostro appoggio a candidati che abbiano un reale valore aggiunto, a quelle che abbiamo ritenuto essere le persone giuste, indipendentemente dall’appartenenza a questo o a quel partito». Sono soprattutto civici, infatti, i candidati che sostiene il centrodestra alle prossime elezioni in provincia, dove si vota in 14 comuni su 18.

«Il nostro simbolo sarà presente come da prassi solo nei tre comuni sopra i 15mila abitanti (Lugo, Cervia e Bagnacavallo, dove è previsto il ballottaggio, ndr), in tutti gli altri sosteniamo candidati che si presentano con una lista civica e ci saranno nomi dei partiti sparsi nelle varie liste».

In un territorio sostanzialmente rosso, Ferrero parte dalle basi, quando gli si chiede quali comuni siano davvero contenibili. «Partendo dal presupposto che non esistono più le roccaforti rosse, il nostro primo obiettivo è confermare il sindaco a Brisighella, unico comune al voto che viene da un’amministrazione di centrodestra (dove si ricandida appunto il sindaco uscente Pederzoli, ndr). Contiamo di riuscire a confermarci». E poi ci sono vari comuni, inevitabilmente, con un più o meno alto tasso di interesse… «Lugo è estremamente interessante per il centrodestra, che sostiene Francesco Barone, per due motivi. Il primo è che qui c’è una lista civica molto radicata (in grado di prendere oltre l’11 percento cinque anni fa con la coalizione del centrodestra, ndr) che si presenta da sola, insieme a due partiti di centro ma che toglieranno voti al centrosinistra, Azione e Italia Viva. La seconda è che l’alluvione qui ha sicuramente rimescolato le carte. Ricordiamo che il sindaco aveva rassicurato i cittadini sul fatto che l’acqua non sarebbe arrivata in città e dopo poche ore invece era già al Pavaglione. Questo vuol dire non conoscere il proprio territorio, neanche la disposizione dei canali. Tutto questo fa pensare almeno al ballottaggio, che è il primo passaggio per poi vincere».

A proposito di alluvione, Ferrero torna ad attaccare il centrosinistra di un po’ tutta l’Emllia-Romagna che avrebbe «tralasciato per decenni la manutenzione di fiumi e canali, senza realizzare le casse di espansione e laminazione, come fatto invece in Veneto, dove nei giorni scorsi è stata disinnescata un’alluvione. Anche qui in Romagna i danni si sarebbero potuti sicuramente limitare». Ma non peseranno, a giugno, anche i mancati aiuti da parte dello Stato e quindi del Governo di centrodestra attualmente in carica? «I soldi ci sono e la premier Meloni ha ribadito anche da poco che si tenderà al 100 percento dei risarcimenti. Il problema finora è di natura burocratica, per cercare di non distribuire soldi indifferentemente è stato necessario passare per le perizie e tutto quello che ne consegue. Condo però che i cittadini abbiano capito che i rimborsi arriveranno».

Gli altri comuni “interessanti” per il centrodestra hanno sempre a che fare con l’alluvione. «Conselice in primis – continua Ferrero – dove la comunità è inferocita con l’Amministrazione per la gestione dell’alluvione. Stiamo guardando con molta attenzione alla lista civica dei comitati degli alluvionati che si è presentata in questi giorni per cercare di capire come poter essere utili per fare in modo che per la prima volta a Conselice chi ha mal governato in questi anni possa andare all’opposizione. Idem a Sant’Agata sul Santerno, dove sosteniamo convintamente il civico Parrucci che si è sentito tradito dal sindaco uscente Emiliani, eletto cinque anni fa come civico e poi confluito di fatto nel Pd. A Sant’Agata c’è la possibilità di mettere nuovamente il centrosinistra all’opposizione».

Nel frattempo, Ferrero pare essere al lavoro già per le elezioni nella sua Ravenna, dove si dovrebbe votare nel 2027, a meno di clamorosi cambiamenti (vedi l’eventuale candidatura del sindaco De Pascale alle prossime Regionali). «Dobbiamo iniziare a ragionare a 365 gradi su una persona che possa governare una città complessa e piena di problemi come Ravenna. Nel frattempo in questi giorni sto facendo visita alle associazioni di categoria (prima in Confesercenti, poi in Confcommercio e Confartigianato, ndr) per tastare il polso dei loro associati, far capire che c’è un’alternativa a un’Amministrazione che pare voler mettere i bastoni tra le ruote agli imprenditori del centro storico, per esempio: se verrà approvato il Pums senza modi che ci troveremo con una città con più Ztl, zone 30 e sempre meno parcheggi, ma nuovi supermercati fuori dal centro storico. Una città stravolta. Se i commercianti che vedono toccare così nel profondo il proprio lavoro e hanno sempre votato Pd pensano che sia giunta l’ora di un’alternativa, noi dobbiamo farci trovare pronti».

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