Rifiuti, la Tari aumenta dell’8 percento. «Inaccettabile»

La Pigna contro il Comune di Ravenna. Dal 2025 potrebbe arrivare la tariffa puntuale

Indifferenziato

Aumenti in vista per la Tari, la tariffa rifiuti, ben oltre le percentuali di inflazione. Si parla infatti di circa un 8% in più per famiglie e aziende del comune di Ravenna che dovranno pagare un totale di 35,8 milioni di euro per il servizio, come illustrato in commissione Bilancio dall’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini.

Tra le ragioni dell’aumento ci sarebbero l’inflazione e l’estensione della raccolta porta a porta. Dal prossimo anno la tariffa dovrebbe inoltre diventare puntuale, ovvero si pagherà in base a quanti rifiuti si producono e per le aziende ci potrebbero essere detrazioni.

L’obiettivo confermato è quello del 79 percento di differenziateta entro il 2029.

Contraria agli aumenti l’opposizione con la Pigna in prima linea che già aveva sollevato il tema nei giorni precedenti che puntava il dito peraltro contro il servizio offerto, denito «in continuo peggioramento».

«L’ennesima stangata che dimostra ancora una volta come per il Pd i ravennati siano “polli” da spennare con continui aumenti delle imposte comunali» tuona la lista della consigliera Veronica Verlicchi. «Un aumento inaccettabile tanto più se si considera il fatto che il servizio del gestore Hera-Consorzi Cooperativi della raccolta dei rifiuti urbani è in continuo peggioramento, come testimoniano le innumerevoli segnalazioni che arrivano quotidianamente a Comune e Hera. Una situazione intollerabile alla quale noi de La Pigna ci stiamo opponendo con ogni mezzo, presentando proposte e formulando atti da sottoporre alla votazione del Consiglio Comunale. Evitare l’aumento si può e si deve».

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