Si è presentato con un video pubblicato su Facebook il 31 dicembre a cavallo di una moto da cross tra le vigne delle campagne lughesi e un messaggio pronunciato guardando in camera: «Per vincere ci vuole ignorantezza». Da lì si intuiva già che la campagna di Enrico Randi sarebbe stata fuori dagli schemi.
Il 37enne ingegnere delle telecomunicazioni gestisce un’agenzia immobiliare ed è stato il primo ad annunciare la volontà di correre per la poltrona di sindaco di Lugo. Randi ha un passato con Fratelli d’Italia ma ora si presenta con la sua lista “Noi con Enrico Randi”. La campagna elettorale è stata segnata da un uso massiccio dei social network con contenuti video sopra le righe in cerca di viralità.
Un paio di uscite gli sono valse critiche e polemiche. Non è piaciuta l’idea di tappezzare la vetrina del comitato elettorale con foto di donne seminude: Luciana Littizzetto l’ha punzecchiato in un suo monologo in tv. Altrettanto audace l’idea di voler realizzare a Lugo il primo festival OnlyFans, la piattaforma di condivisione di contenuti hard a pagamento. Suggestiva l’idea di un’altalena alta 21 metri nel centro di Lugo utilizzando la meridiana dei popoli, il discusso e poco amato monumento alle porte della città. Sul fronte più politico, il messaggio di Randi è sostanzialmente quello di una proposta che vuole essere contro il governo locale per una rottura rispetto a prassi consolidate.
L’intervista a Randi che potete leggere di seguito fa parte delle interviste ai nove candidati sindaci dei tre comuni sopra i 15mila abitanti (Lugo, Cervia, Bagnacavallo) al voto a giugno in provincia di Ravenna. Le domande sono uguali per tutti e i vari candidati hanno preferito rispondere per iscritto.
Nome e cognome: «Enrico Randi»
Data e luogo di nascita: «18/10/1986, Lugo»
Titolo di studio: «Laura Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni»
Lavoro: «Imprenditore agricolo e socio di un’agenzia immobiliare»
Reddito dichiarato nel 2023: «Preferisco non rispondere».
Auto: «Ho una Dacia Duster e un Nissan Qashqai, entrambe intestate a mia moglie».
Hobby: «Politica, lettura di libri censurati dalla cancel culture e fumetti italiani anni ’70, cucina creativa dei primi piatti, scoutismo, pesca, ex ballerino di break dance»
Orientamento religioso: «Cristiano cattolico»
Da quanto si occupa di politica? Quali incarichi ha ricoperto in passato e per quali partiti? Quali tessere di partito ha avuto in passato e quale ha oggi?
«Mi occupo di politica da sempre, ma non ho mai percepito reddito facendo politica e non ho nessuna tessera di partito».
Se viene eletto, tra cinque anni cosa ci sarà nella sua città che non c’è ora?
«Ci saranno più attività commerciali, più negozi, più ristoranti, più gente che frequenta il centro città, nuove imprese, più eventi e possibilità di intrattenimento per i ragazzi».
Alluvione: ci sono state responsabilità degli amministratori locali?
«È come se mi chiedeste se un fumatore incallito con un cancro ai polmoni è responsabile della sua condizione di salute. Una cosa è certa: non ha fatto tutto ciò che era in suo potere per evitarlo. Ci fossero stati tombini e fognature puliti, fiumi ben manutenuti, vasche di laminazioni, comunicazioni chiare e per tempo alla cittadinanza… e nonostante tutto ciò ci fossimo trovati nella medesima condizione allora potrei dire “è stato fatto tutto il possibile per evitarlo” ma questo non è il nostro caso».
Da sindaco come favorirà la ricostruzione e come cercherà di evitare che possa succedere di nuovo?
«Facendo esattamente quello che ho appena detto: “tutto ciò che è in mio potere per evitarlo”. Grandi investimenti in prevenzione, anche a costo di un deficit di bilancio nel primo anno».
Post-alluvione a parte, qual è la prima emergenza di cui crede ci si debba occupare?
«Il rilancio economico della nostra città dove sempre più negozi e attività chiudono, dove sempre meno giovani restano per lavorare e metter su famiglia».
Qual è l’eccellenza che ancora non è stata abbastanza valorizzata?
«Le eccellenze agro-alimentari del nostro territorio».
Il peggior errore di chi l’ha preceduta e il maggior merito che gli riconosce?
«Sicuramente il peggior errore è stata tutta la gestione dell’alluvione soprattutto in riferimento alle comunicazioni fuorvianti ed erronee di quei terribili giorni; sappiamo, invece, che per quanto riguarda la prevenzione idrogeologica è un problema che si trascina da più legislature e non può essere attribuita tutta la colpa al sindaco uscente. Riconosco sicuramente al sindaco uscente di essere un ragazzo simpatico e alla mano».
La data più importante da festeggiare del calendario civile italiano?
«Mi auguro che il 9 giugno, negli anni a venire, possa diventare festività della liberazione lughese, “giorno in cui fu messa una pietra tombale sul sistema di potere del Pd lughese”».
Toponomastica: quale via o piazza manca nella sua città? A chi vorrebbe dedicarne una?
«Piazza Trinità, ove al centro sorgerà una statua dedicata ad Italo Zingarelli assieme a Bud Spencer e Terence Hill».
Cosa voterà alle Europee?
«Conosco personalmente tre candidati per le elezioni europee circoscrizione NordEst: uno nel Pd, uno nella Lega e un amico imprenditore lughese nella lista Libertà; sto valutando attentamente le loro proposte e loro capacità comunicativa; l’8 giugno avrò sicuramente le idee chiare».
E chi ha votato alle ultime Politiche?
«Sud chiama Nord».