
«In un intero anno non è stato possibile ottenere risposte alla nostra richiesta relativa ai beni mobili per cui la domanda sorge spontanea: tale perdurante perdita di tempo non nasconde in realtà una volontà chiara di non procedere con i ristori al 100%, ma solo parzialmente?». Questa la domanda fatta dai Comitati Riuniti Alluvionati e Franati dell’Emilia-Romagna nei giorni scorsi attraverso un documento unitario.
Del tema se ne parlerà giovedì 6 giugno in un incontro organizzato dal Pd dalle ore 21 nel piazzale del Pavaglione di Lugo, insieme a Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, Davide Ranalli, sindaco uscente di Lugo, ed Elena Zannoni, candidata per il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
«È necessario – sottolinea Gianmarco Rossato, segretario del Pd di Lugo – continuare a tenere alta l’attenzione sulla necessità dei ristori agli alluvionati, e in particolare di quei beni come cucine, mobili, elettrodomestici l’acqua dello scorso maggio ha danneggiato irrimediabilmente. Era un impegno preciso che chiediamo venga mantenuto, è un impegno che serve a tutti i cittadini e per il quale il silenzio dei candidati e dei funzionari locali del centrodestra è assurdo, se tengono a questo territorio dovrebbero rispondere ai loro cittadini e non agli obblighi di silenzio imposti da Roma. Chiediamo il rispetto dei cittadini e delle imprese del territorio, senza teatrini conditi di smentite, continui rinvii, e vaghe informazioni come abbiamo visto in questi giorni».
A replicare a stretto giro è Alice Buonguerrieri, deputata e presidente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena: «Con quale coraggio il Pd continua a strumentalizzare una tragedia come l’alluvione per calcolo elettorale? Con che faccia De Pascale si presenterà davanti ai cittadini sapendo che la colpa dei danni è soprattutto legata all’incuria con cui il Pd ha gestito il rischio idrogeologico del territorio?».
Secondo Buonguerrieri «il Governo Meloni sinora ha mantenuto tutti gli impegni assunti rimborsando il 100% delle somme urgenze, stanziando oltre 3,5 miliardi per la ricostruzione pubblica e oltre 2 miliardi per quella privata e, cosa mai fatta da nessuno in passato, sta stanziando somme anche per il rimborso forfettario dei beni mobili danneggiati dalla alluvione», senza specificare però nel dettaglio quando questi ultimi rimborsi verranno effettivamente erogati.