La candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, ha incontrato i vertici di Confcooperative Romagna nel pomeriggio di oggi, 25 ottobre, a Ravenna alla presenza di numerosi consiglieri territoriali dell’associazione di rappresentanza cooperativa.
Tra gli argomenti portati all’attenzione della candidata ci sono state le questioni relative alla sicurezza idrogeologica del territorio e la carenza di manodopera in tutti i settori economici.
«Oggi le priorità comuni a tutte e 536 le cooperative a noi associate sono legate agli eventi alluvionali e alla competitività economica, messa in crisi da una forte carenza di manodopera», ha detto il presidente di Confcooperative Romagna, Mauro Neri.
La sicurezza idrogeologica è in cima alle priorità, secondo Confcooperative Romagna: «Le alluvioni del 2023 e del 2024 hanno minato le certezze delle persone del nostro territorio, che non si sentono più sicure né sul luogo di lavoro né in casa propria – ha aggiunto Neri -. Occorre trovare soluzioni immediate, al di là dei ristori economici, per riportare senso di sicurezza e fiducia. Solo in queste condizioni si potrà ricominciare a guardare avanti».
Da Confcooperative fanno sapere che Ugolini ha affermato la necessità di ripensare la cura ordinaria e la manutenzione dell’ambiente e servono nuove opere strutturali in cui far confluire le acque quando piove troppo.
Neri si è poi confrontato con la candidata su tematiche più specifiche quali lo spopolamento delle aree interne e la necessità di misure incentivanti per le persone e le imprese che scelgono di vivere e operare in territori decentrati; le questioni calde legate alla cooperazione sociale, stretta tra tariffe inadeguate a coprire i costi dei servizi resi per l’ente pubblico e regime di accreditamento in scadenza; l’agricoltura messa in crisi dal cambiamento climatico e da direttive europee che non tengono conto della realtà internazionale e, di fatto, penalizzano le produzioni agroalimentari interne; la necessità che alle cooperative labour intensive, che danno molto lavoro sul territorio, venga riconosciuto lo scopo mutualistico; il bisogno di nuovi bandi regionali di Edilizia sociale residenziale per poter realizzare abitazioni a costi calmierati per le fasce più fragili; il bisogno di progettazione condivisa con l’ente pubblico fortemente sentito dagli operatori culturali.
Confcooperative Romagna rappresenta 536 cooperative nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e rappresenta 160.000 soci cooperatori e cooperatrici, un totale di oltre 40.000 persone occupate e un valore della produzione di oltre 8,2 miliardi di euro.