giovedì
26 Giugno 2025
Conti pubblici

Il totale dei redditi 2024 della giunta è quasi il triplo di quello pre incarico

Il consigliere comunale di opposizione Alvaro Ancisi si lancia in una operazione trasparenza: le cifre delle indennità dei componenti della giunta comunale di Ravenna, composta da un eletto e nove nominati, confrontate con i gettoni di presenza dei 31 consiglieri tutti eletti. «Gli elettori decidano se sono cifre meritate»

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 ANG0080I dieci componenti della giunta comunale di Ravenna nel 2024 hanno percepito un’indennità totale di 821.468 euro lordi. La somma degli imponibili dei dieci redditi dichiarati nell’ultimo anno precedente all’incarico pubblico era stata di 328.527. Un aumento di due volte e mezzo (il 150 percento) grazie all’elezione (per quanto riguarda il sindaco) o alla nomina (per quanto riguarda gli assessori).

Sono numeri divulgati alla stampa da Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna, nel pomeriggio di oggi, 17 gennaio, con quella che definisce come una sorta di operazione trasparenza nell’interesse della collettività: «È giusto che i cittadini sappiano quanto costano gli amministratori comunali». Il decano dell’opposizione lascia spazio al popolo: «Mi astengo da fare commenti, lascio che siano gli elettori a giudicare se la qualità del lavoro svolto è pari alla retribuzione percepita».

Quanto guadagnano sindaci e assessori?

Le indennità 2024 dei singoli vanno dai 125mila euro di Michele de Pascale (sindaco fino al 12 dicembre per poi passare alla presidenza della Regione) agli 80mila euro degli assessori, passando per i 97mila di Eugenio Fusignani (vicesindaco fino al 26 novembre quando ha passato l’incarico a Fabio Sbaraglia).

Chi dichiarava il reddito più alto prima di diventare amministratore pubblico è Livia Molducci (Pd), avvocata e dipendente della Provincia: 45mila euro nel 2015 (nel 2016 divenne consigliera comunale e dal 2021 è in giunta). Molducci è l’unica che svolge l’incarico da assessora part time e conserva il posto in Provincia: per questo dal Comune percepisce un’indennità dimezzata rispetto agli 80mila euro previsti. Il reddito più basso pre incarico era quello di Igor Gallonetto (M5s), avvocato: 2.023 euro dichiarati nel 2020. Per l’esponente grillino l’aumento è del 3.900 percento. A questo link una tabella con il riepilogo completo.

Va ricordato che l’indennità non è l’unico costo a carico della collettività per l’incarico degli amministratori. A quella va aggiunto il versamento dei contributi per chi è in aspettativa da un lavoro dipendente che aveva prima dell’incarico. Il versamento spetta al Comune sulla base dell’ultima posizione ricoperta prima della nomina.

Ancisi fa poi il confronto fra giunta e consiglio comunale, sottolineando che i 32 consiglieri comunali sono eletti direttamente dai cittadini, mentre in giunta solo il sindaco esce dalle urne: per gli assessori si tratta di una delega assegnata dal primo cittadino.

Solo il presidente del consiglio comunale ha una indennità di mandato. Nei comuni con più di 15mila abitanti è pari a quella di un assessore, ma le amministrazioni hanno facoltà di ridurla. L’esempio in questo senso viene da Cervia: nella legislatura 2019-2024 il presidente del consiglio è stato Gianni Grandu (ora divenuto vicesindaco con Missiroli) e percepiva il 50 per cento dell’indennità di un assessore. Nei paesi tra mille e 15mila abitanti la figura del presidente esiste solo se prevista dallo statuto comunale (è così solo a Russi e Brisighella): qualora esista, percepisce una indennità mensile pari a un decimo di quella del sindaco; qualora non sia prevista allora la presidenza compete al sindaco (senza compensi aggiuntivi).

A Ravenna il presidente del consiglio comunale è Massimo Cameliani, ex assessore e dipendente di Cna: 39.744 euro di indennità, la metà rispetto a quanto previsto perché non è in aspettativa dal lavoro.

Quanto guadagna un consigliere comunale?

Per gli altri 31 membri del consiglio a Palazzo Merlato c’è solo un gettone per ogni seduta in cui si è presenti. La legge assegna ai Comuni la possibilità di definire l’importo entro un intervallo in base alla popolazione. A Ravenna è 69,30 euro (lordi e invariato dal 2006). Poi ci sono i gettoni per le dieci commissioni consiliari (46,80 per i commissari e 69,30 per i presidenti). Nel 2024 il consiglio comunale si è riunito 36 volte e le riunioni di commissione sono state 76. In totale i gettoni versati ai 31 membri sono stati 107mila euro.

Lo scorso luglio, dopo la tornata di elezioni amministrative comunali che aveva rinnovato giunte e consigli di 14 dei 18 comuni in provincia, Ravenna&Dintorni aveva pubblicato il quadro complessivo delle indennità degli oltre 350 amministratori pubblici di livello comunale nella provincia di Ravenna.

Le cifre sono uguali in tutta Italia e tengono conto della popolazione dei comuni. Una legge del 2021 del governo Draghi ha cambiato le regole per il calcolo con un aumento graduale per tutti arrivato alla cifra definitiva dal primo giorno del 2024. L’indennità di funzione dei sindaci (e in proporzione di vice e assessori) nelle regioni a statuto ordinario (come l’Emilia-Romagna) è definita in rapporto al trattamento economico complessivo dei presidenti delle Regioni. Il parametro di riferimento, per tutti, quindi sono i 13.800 euro al mese dei presidenti della Regione. L’importo viene ridotto in misura percentuale in base al numero di abitanti.

Nel 2024 le 18 giunte della provincia (composte in totale da 99 persone) sono costate 3,31 milioni di euro di indennità (da 821mila per Ravenna a 34mila appena per i tre Comuni più piccoli). Nel 2021 bastarono due milioni.

Aggiornamento del 21 gennaio:

A seguito della pubblicazione delle cifre su tutte le testate locali, l’assessore Igor Gallonetto ha pubblicato una precisazione nella sua pagina Facebook pubblicando la dichiarazione dei redditi 2020. «Mi è stata attribuita una dichiarazione dei redditi per l’anno 2020 pari ad euro 2.023. La mia dichiarazione dei redditi percepiti nell’anno 2020 è differente ed è consultabile sul sito del Comune di Ravenna, alla sezione amministrazione trasparente. L’importo dichiarato nelle componenti attive, pari ad euro 38.289, è ben diverso da quello che mi si è voluto attribuire». Ancisi ha poi voluto ribadire che i 2.023 euro citati sono il reddito imponibile dell’anno 2020 per Gallonetto.

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