
L’Amministrazione comunale di Lugo e il consiglio di amministrazione della fondazione Teatro Rossini hanno scelto di riorganizzare la struttura direttiva del Teatro Rossini di Lugo, vista la situazione attuale di chiusura. Durante questo periodo di transizione fino alla riapertura, che coincide con i necessari lavori di ripristino post-alluvione, la gestione della struttura vedrà un assetto temporaneo più snello, formalizzato nel corso dell’incontro del Consiglio di amministrazione della fondazione Teatro Rossini di martedì 28 gennaio, con il consigliere della fondazione Gianni Parmiani (egli stesso autore teatrale e attore) che coordinerà le attività programmatiche. Solo a conclusione dei lavori verranno assunte scelte più definitive per il ruolo di direttore.
Arriva a naturale scadenza in questi giorni, infatti, l’incarico del direttore uscente Giovanni Barberini, a cui va il ringraziamento della sindaca Elena Zannoni per il lavoro svolto.
«Abbiamo scelto di ottimizzare la gestione in questa fase particolare – aggiunge Zannoni, anche presidente della Fondazione -. La competenza e l’esperienza di Parmiani rappresentano una risorsa preziosa per il teatro in questo momento di transizione. Questa scelta permette già di pensare al futuro anche in termini di programmazione, ma soprattutto di avere un importante punto di riferimento per il monitoraggio dei lavori di ristrutturazione e la riorganizzazione della struttura della Fondazione, riportando al consiglio di amministrazione, tramite un consigliere delegato, una gestione più diretta di tutti questi passaggi determinanti. L’obiettivo è riaprire il teatro una volta per tutte, restituendo alla città il suo gioiello».
Rispetto alle dichiarazioni di qualche tempo fa, sembra non essere così certa la riapertura del teatro alluvionato in tempo per l’avvio della stagione 2025/2026, dopo l’estate. «L’intervento è complesso e richiede particolare attenzione – precisa l’assessore alla Cultura Gianmarco Rossato -. Oltre ai danni dell’alluvione, stiamo cercando una soluzione anche a problemi preesistenti del teatro. Gli interventi interessano diverse zone della struttura, dalla buca dell’orchestra alla platea, con particolare attenzione agli elementi architettonici. Il progetto di recupero, sostenuto da importanti donazioni private, prevede interventi di isolamento e miglioramento tecnico che porteranno a una migliore sicurezza e fruibilità del teatro. Ad oggi non è facile fissare una data di riapertura, almeno fino a che non partirà la parte conclusiva dei lavori. Stiamo comunque cercando di fare il possibile per avere, anche solo parzialmente, una programmazione nel corso del 2025 o 2026».