La campagna elettorale di Alessandro Barattoni, candidato a sindaco di Ravenna con il centrosinistra, parte con sei promesse: nuove linee gratuite di autobus, piante verdi nelle aule di scuola, più spazi pubblici a disposizione di giovani e associazionismo, migliorare la qualità dei marciapiedi, un osservatorio sui prezzi contro il carovita, riportare servizi pubblici in centro storico.
Messaggi chiari che il 42enne originario di Sant’Alberto che si occupa di gestione immobiliare in Federcoop Romagna – segretario provinciale del Pd dal 2017 dopo due mandati come consigliere comunale – ha presentato oggi, 22 febbraio, alle circa trecento persone affluite alle ex officine della Compagnia portuale in via Antico Squero dove il candidato è arrivato in bici (qui la sua “autobiografia”).
Per rompere il ghiaccio sfrutta la battuta in dialetto: “Sa sit mat?” (sei matto?) gli avrebbero detto quelli del suo staff all’idea di usare quel capannone. Ma la scelta del luogo, che è ancora un ambiente di lavoro che non viene abitualmente utilizzato per eventi pubblici, fa parte del primo messaggio: «La rigenerazione dei luoghi e delle persone sarà centrale nel percorso della mia candidatura, perché ognuno a Ravenna possa ambire a trovare la sua valorizzazione. Una candidatura ha senso solo se ci si porta dietro tutti, senza lasciare nessuno indietro».
Di spazi pubblici si parla anche come luoghi dove giovani e società civile in generale possano vivere i propri interessi. Il candidato è tornato a ribadire l’idea di una piazza coperta: «Per il momento non dico dove. Ma il mondo sportivo e delle associazioni ha bisogno di spazi».
E se Ravenna vorrà essere inclusiva e attrattiva, non potrà più trascurare il carovita: «La città oggi è troppa cara per tanti. Metteremo in piedi un osservatorio comunale sui prezzi».
Nella mano sinistra il microno e la destra in tasca, vestito in blu istituzionale, Barattoni è stato da solo sul palchetto per mezz’ora, con i noti toni pacati e la voce pulita, mostrando meno emozione rispetto alla prima uscita ufficiale alla Festa dell’Unità dell’estate scorsa quando si commosse per due volte.
«L’ossessione di migliorare la qualità dei marciapiedi sarà una nostra priorità». Perché è vero che le strade sono piene di buche – «Negli ultimi anni è stato necessario sacrificare gli asfalti per non tagliare in altri settori più centrali per la qualità della vita» – ma la Ravenna che immagina Barattoni non pensa solo alle auto ma anche alla mobilità sostenibile che facilità gli spostamenti di tutti.
Ecco perché arriveranno linee di autobus gratuiti, se in primavera vincerà le elezioni anticipate dopo l’uscita di scena di Michele de Pascale passato in Regione: «Abbiamo bisogno di rivedere la mobilità per evitare il traffico che inquina e ci impedisce di passare tempo insieme». L’idea di nuovi bus gratuiti – già presenti a Faenza dall’anno scorso – arriva una settimana prima che Bologna aumenti il biglietto da 1,50 a 2,30 euro.
La città che Barattoni auspica di lasciare fra cinque anni avrà più spazi verdi e più alberi. Non solo all’aperto per contrastare le isole di calore, ma anche al chiuso: una pianta in ogni aula di scuola. «È dimostrato che aiuta il benessere psicofisico».
L’uscita di Barattoni arriva alla vigilia di una manifestazione contro il rigassificatore i programma a Marina di Ravenna con la partecipazione di formazioni che oggi compongono la maggioranza uscente: «Non è in discussione l’arrivo del rigassificatore perché Ravenna ha fatto la sua parte per le questioni energetiche del Paese. Ma al tempo stesso non si discute che arrivi un secondo impianto a mare». E sulle estrazioni: «Bisogna riprendere a estrarre il gas italiano, ma al largo e chiudere prima possibile la piattaforma Angela Angelina».