venerdì
27 Giugno 2025
verso le elezioni

Centrosinistra, Perini rispolvera la lista Ama Ravenna: «Rivedere i Servizi Sociali»

Il fondatore di Amare Ravenna è in consiglio comunale dal 1988. Sarà nella coalizione di Barattoni

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Daniele Perini

Volto noto del centrosinistra locale e del mondo del volontariato, Daniele Perini è il capogruppo in consiglio comunale della lista civica De Pascale Sindaco. Entrato per la prima volta a Palazzo Merlato nel 1988 (nel corso degli anni ha ricoperto anche il ruolo di assessore), annuncia ora l’intenzione di ricandidarsi, rispolverando la sua lista civica Ama Ravenna, che già aveva partecipato alle Amministrative del 2016, sostenendo sempre Michele de Pascale (e conquistando il 2,2 percento delle preferenze).

Ama Ravenna (nome che ricorda l’associazione Amare Ravenna che Perini ha fondato negli anni ottanta) va dunque a prendere parte nella coalizione di centrosinistra a sostegno di Alessandro Barattoni «per perseguire insieme valori di giustizia sociale e solidarietà di cui siamo paladini da sempre», dice Perini.

«Ci differenziamo dai partiti tradizionali – continua – perché abbiamo il vantaggio di essere più radicati nella nostra comunità così da incidere nelle criticità presenti nel Dna del tessuto collettivo cittadino con maggiore efficacia. Criticità che, pur essendo conseguenze di scelte governative e delle calamità che hanno caratterizzato gli ultimi anni, vanno affrontate oggi con politiche adeguate a livello locale. Mi riferisco in particolare alla povertà e alla difficoltà di trovare casa. Da dati resi pubblici da Caritas risultano costantemente in aumento le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Alla fine del 2024 erano 610: un fenomeno che riguarda sia persone di nazionalità straniera che italiana (25 per cento). Partendo da questo dato – conclude Perini – ritengo che vada rivisto tutto il sistema dei Servizi Sociali attraverso un osservatorio sui cui risultati declinare politiche efficaci tali da mitigare questa problematica e ridefinire in modo più razionale e calzante le riposte ai bisogni delle fasce sociali più fragili attraverso stanziamenti congrui».

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