L’ex comandante della Municipale al convegno di Fratelli d’Italia: «Paura diffusa» Seguici su Telegram e resta aggiornato Il criminologo Stefano Rossi: «Percezione di insicurezza profonda, alimentata dalla mancanza di controllo» L’ex comandante della polizia municipale di Ravenna (scelto dall’allora sindaco Matteucci nel 2008, che lo presentò con una delle sue frasi ad effetto, «abbiamo pescato il briscolone»), il criminologo Stefano Rossi, è stato il grande protagonista di una tavola rotonda organizzata all’hotel Cube da Fratelli d’Italia, sul tema della sicurezza urbana. A fare da moderatore il consigliere regionale del partito di Giorgia Meloni, Alberto Ferrero, che ha accusato l’amministrazione di aver per anni ignorato il problema. Rossi – secondo quanto riportato da Fratelli d’Italia – avrebbe lanciato un allarme chiaro: «Il sentimento dominante oggi non è solo la paura, ma l’angoscia. È una paura diffusa, non localizzata, che intacca la qualità della vita. E nasce anche da una percezione di insicurezza profonda, alimentata dalla mancanza di controllo, dal disimpegno morale e da una crisi educativa che coinvolge famiglie e istituzioni». Il criminologo ha sottolineato l’importanza di non agire in modo estemporaneo ma su basi scientifiche: «Per pianificare interventi efficaci serve una ‘diagnosi di sicurezza’, da aggiornare ogni sei mesi attraverso una mappatura. Non possiamo continuare a navigare a vista. L’Efus, organismo europeo che si occupa di sicurezza urbana, raccomanda proprio questo: uno screening periodico che definisca una mappa del rischio e individui le zone più esposte. Solo così possiamo agire con razionalità e coerenza». La mappatura proposta da Rossi prevede la raccolta e l’analisi di dati concreti sui reati, il degrado e la percezione di insicurezza, per poi realizzare una vera e propria “mappa del pericolo” suddivisa per zone, con livelli di allerta differenziati. A partire da questa mappa, la centrale operativa delle forze dell’ordine dovrebbe organizzare i presìdi e le pattuglie, coordinando ogni intervento in modo strategico. «Il decoro anticipa il degrado – ha proseguito – e dove si interviene in tempo, si può evitare la spirale di abbandono e criminalità. Ma servono coraggio, visione e soprattutto competenza. La sicurezza non è ideologia, è amministrazione concreta. E per farla bene servono funzionari capaci, mezzi adeguati e onestà intellettuale». Durante la tavola rotonda il candidato a sindaco Nicola Grandi ha annunciato alcune proposte sul tema: l’introduzione degli street tutor per presidiare le aree sensibili, l’attivazione effettiva dei droni attualmente inutilizzati e l’acquisto di quattro nuovi dispositivi – due destinati al forese e due alla città, uno dei quali sarà operativo in modo permanente sull’area dei giardini Speyer –, la valorizzazione delle chat di vicinato, la creazione di una cabina di regia tra le forze dell’ordine per la gestione integrata delle telecamere e un investimento deciso sulla polizia locale, «oggi carente di risorse e tecnologie». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... L'ex consigliere della Lega Paolo Guerra si candida con Forza Italia Congresso di Fratelli d'Italia: Zaffagnini confermata coordinatrice comunale Fratelli d'Italia sulla candidatura di Ancisi: «Soliti interessi personalistici» Seguici su Telegram e resta aggiornato