mercoledì
23 Luglio 2025
urbanistica

Via Trieste è un problema per la Democrazia Cristiana: «Chiediamo interdizione immediata ai mezzi pesanti»

Giovanni Morgese e Stefano Bandini: «I camion sono incompatibili con la morfologia urbana e la funzione residenziale e turistica dell’area»

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A seguito del recente incidente che ha coinvolto un giovane ciclista, la Democrazia Cristiana di Ravenna richiede la predisposizione di un nuovo disegno urbanistico che coinvolga via Trieste, passaggio chiave di camion diretti verso il porto e di cittadini e turisti verso Marina di Ravenna.

«Via Trieste è una strada urbana intensamente vissuta, e non può più sostenere il traffico pesante diretto al porto – affermano il Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana Ravenna Giovanni Morgese e il Dirigente Provinciale Stefano Bandini -. In essa convivono: residenti, turisti, famiglie con bambini, lavoratori in bicicletta e monopattino, mentre sfrecciano camion e mezzi pesanti, incompatibili con la morfologia urbana e la funzione residenziale e turistica dell’area».

La Democrazia Cristiana chiede: «L’interdizione immediata di via Trieste ai mezzi pesanti, salvo carico/scarico locale; il dirottamento del traffico logistico sulla SS67 “Classicana”, appositamente predisposta per assorbire tali flussi; un intervento strutturale di messa in sicurezza, con l’introduzione di zone a velocità ridotta, piste ciclabili protette, attraversamenti pedonali rialzati, nuova illuminazione e segnaletica potenziata; un tavolo interistituzionale permanente tra Comune, Provincia, Prefettura e Autorità Portuale per una pianificazione responsabile e integrata della mobilità».

Giovanni Morgese e Stefano Bandini aggiungono: «Non si può restare immobili davanti alla sofferenza delle famiglie e dei cittadini. La sicurezza stradale non è una questione tecnica ma un dovere civile e politico. Non basta indignarsi dopo ogni tragedia: bisogna prevenire, intervenire, decidere. La Democrazia Cristiana, fedele alla sua vocazione popolare e attenta ai bisogni concreti delle comunità locali, continuerà a farsi portavoce di queste istanze, accanto ai cittadini e alle realtà territoriali».

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