lunedì
04 Agosto 2025
medioriente

Lugo verso un gemellaggio con una città palestinese: approvata la mozione in consiglio comunale

Il documento, votato dalla maggioranza, punta a promuovere dialogo e iniziative di pace accanto al gemellaggio già attivo con Yoqneam, in Israele

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Il consiglio comunale di Lugo ha approvato, durante la seduta del 31 luglio, una mozione che propone di dar vita a un patto di amicizia o gemellaggio tra Lugo e una città palestinese. Il testo è stato validato con il voto favorevole dei consiglieri della maggioranza mentre, a parte un voto contrario, i consiglieri di opposizione si sono astenuti.

«Ci troviamo questa sera a discutere e votare la mozione per l’Istituzione di un Patto di Amicizia o Gemellaggio tra Lugo e una Città Palestinese. Questa proposta si lega alla storia più profonda della nostra città, tanto a quella più antica quanto a quella recente, e intende guardare al futuro con lo stesso senso di responsabilità che ha da sempre contraddistinto l’azione del nostro Comune, in linea innanzitutto con la politica di gemellaggi avviata dall’allora sindaco Adriano Guerrini. Questi, a soli 15 anni dal termine del secondo conflitto mondiale, fu in grado di accogliere una richiesta proveniente da cittadini tedeschi e avviare rapporti che portarono successivamente, nel ’76, a un gemellaggio con la città di Kulmbach» si legge nell’intervento discusso in consiglio.

Come indicato nelle premesse alla mozione, la storia di Lugo è fortemente legata a quella della propria comunità ebraica che, a partire dal XIII secolo, contribuì in maniera essenziale allo sviluppo della città, così come della propria coscienza e identità. Dal 2006 è in atto un gemellaggio con la città israeliana di Yoqneam, il cui sindaco era allora Simon Elfassi, collaboratore di Yitzhak Rabin che promosse (a fianco di Yasser Arafat) gli accordi di Oslo.

«In risposta agli atti terroristici del 7 ottobre 2023 – continua il testo della mozione – l’Amministrazione Comunale ha condannato in modo inequivocabile quanto accaduto ed ha espresso vicinanza e solidarietà alla comunità ebraica e al popolo israeliano. La Città di Lugo si è infatti sempre battuta affinché ogni forma di pregiudizio nei confronti del popolo ebraico sia definitivamente bandita. Tuttavia, è proprio in ragione del profondo legame che ci unisce ad esso che non possiamo tacere o rimanere indifferenti di fronte al dramma che si sta perpetrando nei confronti del popolo palestinese. Come ha affermato in questi giorni il Presidente Mattarella, la situazione sta divenendo “di giorno in giorno drammaticamente più grave e intollerabile”. È anche in ragione di quanto sottoscritto nel patto di gemellaggio tra Lugo e Yoqneam, in cui si afferma che le due città “si impegnano ad agire per costruire legami di amicizia e di comprensione reciproca con la volontà di costruire insieme il nostro futuro, in una visione globale di pace”, che abbiamo inteso proporre questa mozione. La riteniamo, in tal senso, il naturale completamento del gemellaggio avviato nel 2006. La proposta di gemellaggio con una città palestinese, infatti, non rinnega ma anzi rafforza la volontà di contribuire alla logica di pace che animò quel percorso. Questa mozione non può che rappresentare un gesto di fraternità concreta verso entrambi i popoli, a prescindere dai governi che li amministrano. Speriamo che, un domani non troppo lontano, attraverso lo sviluppo di questo patto si possano promuovere iniziative trilaterali che vedano coinvolte le città gemelle in Israele e Palestina».

Marco Scardovi, promotore della mozione sottolinea: «La logica con cui vorremmo procedere è quella incarnata dalla West-Eastern Divan Orchestra, all’interno della quale suonano musicisti provenienti da Israele e Palestina. Così come la musica può unire ciò che la politica divide, speriamo che, attraverso questa proposta, il dialogo tra città possa aprire spazi di comprensione. Servono compromessi, e ancora prima la capacità di ascoltare e comprendere la storia e le ragioni dell’altro. La nostra mozione non intende essere un gesto simbolico, bensì un impegno concreto, orientato a un orizzonte di medio-lungo periodo su cui lavorare al fine di permettere – a noi e alla nostra comunità in primo luogo – di crescere in una logica di dialogo e comprensione».

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