Una veglia di preghiera per la pace organizzata dai gruppi scout Agesci alla basilica di San Francesco al centro del dibattito politico ravennate. Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Alberto Ancarani, scrive infatti al vescovo per chiedere informazioni, contestando in particolare la presenza della bandiera palestinese in chiesa.
Ancarani, nella lettera, si dice «turbato, come molte altre persone che mi hanno segnalato l’accaduto», per la presenza della bandiera della pace e di quella «del presunto stato di Palestina» sul pavimento davanti all’altare.
«Ora, ammesso e non concesso che l’esposizione di bandiere in una basilica dell’importanza di San Francesco, così come in qualunque chiesa, pur opinabile, possa essere tollerata – scrive Ancarani -, trovo di una gravità inaudita che non sia presente anche quella di Israele. Infatti la percezione che viene data, all’impatto di quell’immagine, è un sostegno della Chiesa solo alla cosiddetta causa palestinese, senza alcun riguardo alla gravissima vicenda degli ostaggi israeliani tuttora nelle mani di terroristi tagliagole che considerano infedeli tutti coloro che non solo non sono di religione islamica, ma anche che non fanno parte della loro “fazione islamica”. La circostanza è ulteriormente delicata per la presenza di numerosi minori, che evidentemente dovrebbero essere educati e catechizzati con modalità che non prevedano spinte politiche in ambiti religiosi, a maggior ragione su vicende di questa complessità. Che l’ArciDiocesi di Ravenna faccia passare questo tipo di messaggio è dunque a mio avviso estremamente pericoloso e mi sento di rivolgerLe un appello pubblico per una presa di posizione che escluda con fermezza lo scenario sopra richiamato. Peraltro, non posso non evidenziare come la bandiera palestinese rappresenti, essa stessa, tutt’altro che un simbolo di pace».