Un gruppo di circa cinquanta personalità del mondo accademico, politico e culturale italiano – tra cui un ravennate – ha annunciato la presentazione di una denuncia alla Corte penale internazionale (Cpi) contro il governo Meloni, accusato di complicità nei crimini commessi a Gaza. Il ravennate tra i firmatari Andrea Maestri, ex deputato e avvocato. L’iniziativa si concentra sul presunto coinvolgimento di esponenti dell’esecutivo italiano e dell’azienda Leonardo nella fornitura di armamenti a Israele, contribuendo quindi crimini di guerra e contro l’umanità.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta in onda ieri sera su Rai1, ha dichiarato: «Io, i ministri Tajani e Crosetto e credo l’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani siamo stati denunciati alla Corte penale internazionale per concorso in genocidio. Credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere». Meloni, di fronte a Bruno Vespa, ha ribadito che l’Italia non ha autorizzato nuovi invii di armi a Israele dopo il 7 ottobre: «Siamo fra le nazioni europee che hanno avuto la posizione più rigida. La Francia ha fatto questa scelta un anno dopo di noi, la Germania questo agosto, la Gran Bretagna ha bloccato 30 forniture su 350. Noi abbiamo tenuto la posizione più rigida e veniamo accusati di cose che non abbiamo fatto con toni surreali da chi ha responsabilità di classe dirigente in questa nazione».
Mentre l’intervista andava in onda, Maestri ha fatto un post su Facebook con un estratto video delle parole della presidente del Consiglio e ha commentato: «Il Presidente non ha preso bene la nostra denuncia alla Corte Penale Internazionale. Eppure si tratta di un atto doveroso dettato dalla rigorosa difesa dello stato di diritto e della legalità internazionale, in nome dei principi fondamentali della nostra Costituzione».