venerdì
21 Novembre 2025
Interrogazione

«Il ponte sul Montone a Ragone riaprirà il 30 novembre come promesso dalla Provincia?»

Il consigliere comunale di Forza Italia chiede aggiornamenti sul manufatto «vergognosamente chiuso da ottobre 2024»

Condividi

Il ponte della strada provinciale 5 “Roncalceci” sul fiume Montone tra San Pancrazio e Ragone, al confine tra i comuni di Russi e Ravenna, riaprirà il 30 novembre come aveva promesso un mese fa Valentina Palli, sindaca di Russi e presidente della Provincia? Lo chiede Alberto Ancarani, consigliere comunale di Forza Italia a Ravenna, in una interrogazione al sindaco di Ravenna.

Ancarani ricorda che il collegamento tra le due sponde «è vergognosamente chiuso dal 7 ottobre 2024» e secondo i piani avrebbe dovuto riaprire nella primavera 2025. Per ragioni di tenuta sismica è stato necessario demolire il vecchio ponte per ricostruirlo mediante il ricorso a una nuova struttura metallica, l’adeguamento funzionale della sezione stradale e la creazione di un percorso protetto per l’utenza debole. Il costo complessivo è di 1,6 milioni di euro, finanziato per 1,1 milioni attraverso un contributo concesso alla Provincia dal ministero delle Infrastrutture, e per mezzo milione attraverso risorse provinciali.

Palli aveva incontrato i consiglieri di zona di San Pancrazio e Ragone alla fine di ottobre. «Mi interessa che il 30 novembre il ponte sia asfaltato, abbia fatto e superato le prove di carico e di collaudo, ovvero che sia transitabile – aveva detto Palli al quotidiano Il Resto del Carlino dopo l’incontro –. Se la pista ciclabile o l’illuminazione non saranno complete finiremo il tutto entro l’anno. Ma il 30 lo voglio aperto».

Al 30 novembre mancano nove giorni e chi ha potuto avvicinarsi al cantiere segnala uno scenario tutt’altro che prossimo alla conclusione. Ancarani chiede al sindaco di Ravenna se è confermata la scadenza o eventualmente quale sarà la nuova tempistica: «La chiusura del ponte ha comportato disagi significativi per la popolazione, con allungamento dei tempi di percorrenza, difficoltà negli spostamenti quotidiani e gravissime ripercussioni sulle attività economiche».

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Metafisica concreta

Sull’intitolazione dell’ex Piazzale Cilla a Piazza Giorgio de Chirico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi