Candidarsi e affrontare una campagna elettorale richiede impegno, dedizione, energia, fatica. Manco c’è bisogno di dirlo. E arrivati alle battute finali tutti i nostri candidati sono stanchi. Si è capito con certezza una decina di giorni fa. La stanchezza accumulata da tutti è ormai talmente tanta che si finisce per non accorgersi di certi dati che meriterebbero un commento da chi ambisce a governare una città. Ed è solo con la presunzione di una distrazione per stanchezza che si può spiegare il motivo di un mancato commento sul tema. A fine maggio è andato in pensione il questore Mario Mondelli, arrivato in viale Berlinguer tre anni fa. Un normale passaggio di consegne che non avrebbe particolari motivi di interesse se non fosse per quanto dichiarato nel lasciare il testimone a Rosario Eugenio Russo: «Nel confronto tra il primo quadrimestre del 2014 e quello del 2016 si registra un calo del 45 percento nelle denunce per furti in casa raccolte dalla polizia in provincia di Ravenna, da 972 nel 2014 a 796 nel 2015 a 533 quest’anno». Stava su tutti i giornali e su molti siti di informazine online. Di fronte a una statistica del genere verrebbe da aspettarsi almeno un comunicato, se non di più, da ogni candidato. Perché non è un dato di quelli che puoi mettere nel mucchietto delle cose di cui non te ne frega proprio niente e lasciarlo lì. Se sei un mezzo di informazione lo devi riportare così, con un virgolettato attribuito a una carica istituzionale che rappresenta lo Stato. Non c’è alternativa. Ma se sei candidato sindaco le possibilità che hai sono due: decidi di prenderlo per vero e allora devi gridare a tutto il mondo che si può gioiosamente mettere una pietra sopra sulla paura dell’insicurezza in città oppure decidi che non ci credi e allora devi attaccare la questura. Posizioni legittime, entro i paletti dell’educazione civile, che un candidato sindaco è liberissimo di prendere. Invece nessuno ha fiatato. Perché attaccare la questura non se la sente nessun candidato e magari anche giustamente. E prima di gettare a mare lo spettro dell’insicurezza il candidato ci pensa non una ma cento volte. Solo che a fine maggio il candidato è stanco e può capitare che ti sfugga pure un numero importante che meriterebbe una riflessione. Però scommettiamo che se il questore avesse dichiarato che i furti erano raddoppiati, sarebbero stati tutti meno distratti e avremmo sentito le grida dei candidati da lontano?
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