lunedì
16 Giugno 2025
Rubrica L'opinione

La senatrice, la cronaca e le scelte d’immagine

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Andrea AlberiziaQuando non le piace quello che scrivono di lei, anche se sono fatti sostenuti da documenti, schiuma rabbia e accusa i giornalisti di reati. È una collaboratrice de La Gazzetta dello Sport ma il rapporto di Josefa Idem con la stampa è violento.
I giornali nei giorni scorsi raccontano che la procura ha indagato su di lei ipotizzando una truffa ai danni di un ente pubblico e riportano passaggi della sua memoria difensiva? Lei, nei panni di politica, reagisce dicendo che qualcuno è entrato in procura a prendere carte ben custodite (furto?), sottolineando più volte la fiducia nella buona custodia, forse valutando che un giornalista offeso debba essere meno deleterio di un pubblico ufficiale offeso per l’accusa di fuga di notizie. Il Corriere della Sera quattordici anni fa, dopo l’oro di Sydney, scrive che prima delle Olimpiadi le analisi sul suo sangue avevano rivelato valori anomali dell’ormone della crescita? E lei, nei panni di sportiva, spiega che altre analisi chiarirono tutto, poi querela i giornalisti ma un tribunale archivierà stabilendo che quella era cronaca. Oggi come ieri attacca i giornali anche perché ad esempio, lamenta, le campagne di Santerno sarebbero piene di eternit e abusi edilizi che nessuno controlla e di cui nessuno scrive (se non li ha denunciati può farlo: è una senatrice, rappresenta lo Stato. E proprio per questo il suo cortile non è uguale al cortile di chiunque altro, se ne faccia una ragione). Ma nel merito della sua vicenda non entra mai. Dice che i processi si fanno in aula, non sulla stampa. Ma anche in caso di futura archiviazione o assoluzione non sarebbe male fornire già oggi qualche spiegazione al popolo di cui è parlamentare: in quel 2006 con la prima giunta Matteucci pronta a venire non sarebbe stato politicamente più saggio aspettare un mesetto prima di farsi assumere dall’associazione sportiva di cui era presidente il marito Guglielmo Guerrini per andare in aspettativa e scaricare l’onere dei contributi previdenziali sulle casse pubbliche? Il marito non le avrebbe più fatto un colloquio di lavoro? I fatti dicono che al suo posto non fu assunto nessuno e che terminato l’incarico a Palazzo Merlato lasciò anche il suo ruolo nell’associazione del marito. Qualcuno la lanciò in politica cavalcando l’immagine di donna che aveva coniugato l’affermazione nello sport mondiale con le soddisfazioni familiari. Tutto già visto, da Mennea a Vezzali. La stessa immagine pulita negli spot della Kinder girati con i due figli. Chi la scelse a suo tempo ora si starà facendo delle domande per quelle scelte?

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