lunedì
16 Giugno 2025
Rubrica L'opinione

Porto e Darsena: doveva proprio finire così?

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Da quant’è? Dieci anni? Almeno, ma forse più che in tutti tutti i dibattiti pubblici che trattano di economia e sviluppo si sente dire che il porto è la priorità per lo sviluppo della città. E perché il porto possa essere competitvo il canale deve essere scavato. Addirittura a meno 18 metri. Ora si sta inziziando finalmente a scavare per un più realistico -14. Accanto a quello sull’approfondimento dei fondali abbiamo ascoltato (oltre alla E55 e al by-pass, oggi un po’ passato di moda) anche il mantra sull’altra grande linea direttrice delle progressive sorti ravegnane: la riqualificazione della Darsena. Di cui, sempre oggi, vediamo i primi timidi accenni (l’apertura della banchina, qualche progetto per ora sulla carta) e soprattutto attendiamo il Poc in discussione in un numero considerevole di commissioni e atteso in consiglio si presume per l’autunno. Insomma: dopo lustri di attesa, finalmente qualcosa si muove. E cosa succede? Così, allo stadio attuale dei fatti, per quello che è noto e che è stato detto pubblicamente, succede che l’approfondimento dei fondali del Candiano potrebbe diventare un ulteriore (come ce ne fosse stato bisogno) ostacolo alla Darsena perché, con una concatenazione niente male, i fanghi estratti dal porto andranno in un’area in cui Cmc pensava di trasferire il bitumificio (ok non è proprio un bitumificio ma insomma quasi) che ora è in darsena. Per poter riqualificare la sua area. La Cmc eh. Che ovviamente non si opporrà a espropri e non intende ostacolare il porto. E  che incasserà soldi per l’esprorio e potrà sicuramente trovare altrove un posto dove trasferire il sito produttivo. Per carità, nulla è compromesso. Però intanto è così: in tutti questi anni in cui abbiamo parlato di Darsena e Porto e in cui abbiamo visto d’accordo gran parte se non tutti gli attori politici ed economici della città, del resto spesso vicini anche politicamente, non siamo riusciti a fare meglio di così. E dire che di tempo e di occasioni non possono non essercene state, ma pazienza. La quadratura del cerchio è evidentemente più complicata del previsto. E nessuno ha mai pensato che sarebbe stato semplice. E nemmeno esiste probabilmente un colpevole, o perlomeno non un solo colpevole. E forse non poteva che andare che così. Però sembra strano lo stesso.

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