Forse è stato necessario toccare il fondo, con presenze turistiche da record (negativo) e gli alberghi sempre più vuoti (almeno in certi periodi dell’anno). O magari è solo il renzismo che lo ha travolto in questi ultimi mesi. Sta di fatto che il sindaco pare seriamente intenzionato a dare una svolta alle politiche turistiche del Comune, ascoltando addirittura (si fa per dire) gli operatori. E dandosi anche scadenze ravvicinate, stile Renzi, appunto. Un pacchetto turistico da presentare entro Pasqua, ha dichiarato, facendo tra l’altro finta di non averla neppure sentita, la Curia, quando gli ha detto pubblicamente “no, grazie, noi nel biglietto unico per i monumenti non ci vogliamo entrare”. E allora ecco una lista della spesa che il sindaco pare aver quasi concordato con Confesercenti. Una lista di idee fattibili, molto lontane invece dalle richieste di Confcommercio, che ha disertato l’incontro convocato da Matteucci chiedendo invece in una nota inviata alla stampa come priorità un vero aeroporto turistico a Pisignano, che obiettivamente è un po’ come parlare di fantascienza. E così il sindaco cerca di essere più pragmatico e lancia l’idea di affidare a un professionista la realizzazione di uno studio per un biglietto utile, più che unico, in grado di portare più turisti in città (quello che ci aveva detto, pari pari, in un’intervista poche settimane fa il presidente di Assohotel Filippo Donati) o annuncia l’investimento di 240mila euro per potenziare l’immagine di Ravenna sul web, valutate anche le criticità emerse da una recente ricerca presentata dalla stessa Confesercenti, promette la ztl libera per i turisti e si dice pronto ad accogliere le richieste dei bagnini per realizzare le verande sui tetti degli stabilimenti o i chioschi tra gli ombrelloni. E ancora, pretende un’agenda condivisa per organizzare eventi in centro storico che seguano una certa logica, che è quasi un’ammissione di colpa per come è andata finora. In definitiva, mica una rivoluzione. Ma piccoli passi per cercare di rendere Ravenna più turistica, a partire dall’accoglienza, che in primo luogo significa parcheggi e collegamenti con i monumenti. Così finalmente sentiamo anche parlare di un navetto elettrico che faccia la spola con il centro storico. Non le scale mobili di Perugia, ma sì, sarebbe bello far capire a chi arriva a Ravenna che c’è un modo semplice e rapido per parcheggiare e per arrivare ai monumenti Unesco. Poi magari si potrà anche pensare a come collegare la città d’arte al mare in maniera intelligente. Ma prima aspettiamo che passi questa Pasqua.
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