martedì
15 Luglio 2025
la sfida

Capitale italiana della cultura 2028: è partito il percorso di candidatura di Forlì e Cesena

In settembre dovrà essere presentato il dossier. Annunciato il comitato scientifico e presentato il logo

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È ufficiale la candidatura di Forlì a Capitale Italiana della Cultura 2028, promossa dal Comune insieme a quello di Cesena. Con la presentazione del progetto al ministero, nei giorni scorsi è ufficialmente partito il percorso, che culminerà a settembre con la presentazione del dossier. I sindaci Gian Luca Zattini ed Enzo Lattuca hanno presentato nei giorni scorsi il logo della candidatura e annunciato la composizione del Comitato scientifico, presieduto da Gianfranco Brunelli. Individuata anche Francesca Bertoglio (già project manager per Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e per Rimini-Romagna per il 2026), come coordinatrice di candidatura in team con PanSpeech, research company, spin off di ricerca dell’Università di Siena, che ha curato la candidatura di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 e il riconoscimento Unesco di Città Creativa di Pesaro e di Faenza.

Particolare rilievo assume fin da ora la strategia di comunicazione, avviata con la creazione di un sito dedicato e di canali social tematici, strumenti attraverso i quali i cittadini potranno seguire da vicino eventi, iniziative pubbliche e tutte le tappe dell’iter ministeriale.

Realizzato dal noto fumettista italiano Ugo Bertotti, autore raffinato di graphic novel e reportage illustrati di forte impatto sociale e poetico, il logo è composto dal pittogramma FCC e dalla scritta “Forlì-Cesena per la Cultura 2028”, sovrastate da tre sinusoidi colorati a simboleggiare il “volo” della candidatura, in un mix di eleganza, dinamicità, movimento ed eleganza.

«La candidatura della Città di Forlì condivisa con la Città di Cesena a Capitale italiana della cultura per il 2028 è una candidatura solidale – sostiene il presidente del Comitato scientifico, Gianfranco Brunelli -. Condivisione e solidarietà con l’insieme del territorio provinciale e oltre. Si pensi in particolare al coinvolgimento doveroso della vicina Città di Faenza. È una candidatura che ha il consenso di tutte le istituzioni della regione di appartenenza: l’Emilia-Romagna. Municipalità storicamente spesso divise e contrapposte, in competizione tra loro, oggi cercano strade comuni e trovano in questa occasione il tempo di una sfida emulativa. Condividere significa iniziare a percorrere un cammino comune, significa farlo assieme, per giungere a una stessa meta. Camminare insieme significa dialogare e comprendersi tra comunità e persone; significa non chiudersi in sé stessi, ma accogliere l’altro (vicino o lontano che sia) come dimensione di sé, riconoscendolo nella sua dignità e nella sua umanità. Dignitas e Humanitas sono le radici della nostra storia migliore. Sono il nostro ethos collettivo. Connotano il nostro concetto di Persona e la sua centralità civile e spirituale. La bellezza è la manifestazione reale dell’idea. Per questo essa è, volta a volta, mistero visivo, armonia delle forme, pienezza del sentimento, splendore delle relazioni. Gesto e forma. Creazione e contemplazione. La cultura in senso antropologico ha nel concetto di bellezza una sua definizione sintetica, che manifesta ancora il legame profondo del bello col vero e col bene. E seppur ciascuna dimensione dell’esistenza custodisca in sé stessa il proprio segreto è solo nelle relazioni reciproche che quella dimensione manifesta il proprio significato ed esprime la propria possibilità. I filosofi antichi svilupparono le loro idee più importanti camminando. Ripercorrere strade tracciate, o inoltrarsi lungo sentieri inesplorati è sempre stato fonte di ispirazione e di conoscenza. Il futuro delle nostre comunità si basa sulla loro capacità di camminare assieme».

Intanto si è aperta un’altra fase fondamentale, il coinvolgimento diretto della cittadinanza. Ha preso avvio infatti un ciclo di quattro giornate pubbliche – due a Forlì (giovedì 10 e venerdì 11 luglio) e due a Cesena (mercoledì 16 e giovedì 17 luglio) nelle sale della Biblioteca Malatestiana – racchiuse sotto il titolo di “Cantieri Cultura”, spazi di confronto, ascolto e progettazione aperti a cittadine e cittadini, giovani, associazioni, operatori culturali e realtà del territorio.

Sono 25 le città che si sono candidate. Ecco l’elenco:

  • Anagni (Frosinone);
  • Ancona;
  • Bacoli (Napoli);
  • Benevento;
  • Catania;
  • Colle di Val d’Elsa (Siena);
  • Fiesole (Firenze);
  • Forlì;
  • Galatina (Lecce);
  • Gioia Tauro (Reggio Calabria);
  • Gravina in Puglia (Bari);
  • Massa;
  • Melfi (Potenza);
  • Mirabella Eclano (Avellino);
  • Moncalieri (Torino);
  • Pieve di Soligo (Treviso);
  • Pomezia (Roma);
  • Rozzano (Milano);
  • Sala Consilina (Salerno);
  • Sarzana (La Spezia);
  • Sessa Aurunca (Caserta);
  • Tarquinia (Viterbo);
  • Unione dei Comuni “Città Caudina”;
  • Valeggio sul Mincio (Verona);
  • Vieste (Foggia).
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