giovedì
16 Ottobre 2025
SALUTE

Un romagnolo su tre è in sovrappeso, l’incidenza maggiore tra i ravennati over 50

C'entra la dieta povera di frutta e verdura. I dati dell'Ausl in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione.

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Il 41% dei cittadini romagnoli è in sovrappeso, l’11% è obeso. Sono i dati diffusi dall’Ausl Romagna, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione che ricorre domani, 16 ottobre. Sono circa 230mila gli adulti tra i 18 e i 69 anni, residenti nelle province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, in condizione di “eccesso ponderale”. Con questa espressione si indica l’eccessivo accumulo di grasso nel corpo, causata da uno stile di vita sedentario e da un’alimentazione scorretta. A questi si aggiungono 82mila persone affette da obesità. I dati sono lievemente migliori rispetto alla percentuale nazionale, che vede il 46% di persone in sovrappeso e il 12% di obesità.

La provincia con la maggiore incidenza di persone in sovrappeso è Ravenna (44%), seguita da Forlì-Cesena (42%) e Rimini (40%). Nell’intero territorio, informa l’Ausl, il problema riguarda soprattutto gli uomini con più di 50 anni, ma la percentuale aumenta tra le fasce meno abbienti e scolarizzate. In particolare, secondo le statistiche dell’Ausl Romagna relative agli anni 2021-2023, la metà delle persone over 70 risulta in eccesso ponderale, con il 41% di sovrappeso e il 15% di obesi.

L’eccesso di peso può favorire lo sviluppo di malattie come diabete, problemi cardiovascolari, ictus e tumori. A questo proposito Ausl Romagna ha lanciato lo slogan “Prendi a cuore ciò che mangi“, invitando i cittadini a fare maggiore attenzione alla propria dieta. Non a caso, nella nostra regione il 55% degli adulti con almeno una patologia cronica risulta anche in eccesso ponderale. Questa condizione è maggiore tra chi presenta altre condizioni sanitarie: è in sovrappeso o obeso il 79% di chi soffre di diabete, il 69% di chi presenta ipertensione, il 63% di chi ha alti livelli di colesterolo nel sangue e il 59% di chi ha malattie cardio-cerebro-vascolari.

La colpa è soprattutto di una dieta povera di frutta e verdura. I medici raccomandano di consumarne almeno tre porzioni al giorno, ma in Romagna solo il 44% delle persone tra i 18 e i 69 anni rispetta questa regola. In particolare, il 59% dei residenti nel forlivese mangia meno di tre porzioni di frutta o verdura al giorno. Seguono i ravennati col 58,5%, i riminesi col 57,5% e i cesenati col 57%. Nel diffondere i dati, Ausl sottolinea che è preferibile consumare anche cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, preferendo quelle di stagione. Inoltre, per tenere la bilancia sotto controllo è preferibile optare per pane e pasta a base di cereali integrali, che sono un’ottima fonte di carboidrati, danno energia e sono indispensabili per il corretto funzionamento degli organi. La carne non è sconsigliata, ma meglio se bianca e solo per due o tre volte alla settimana. In ogni caso sono preferibili i legumi. Bene anche le uova e il pesce, soprattutto quello azzurro. Da evitare invece tutti gli alimenti che contengono un’eccessiva quantità di zucchero, comprese le bevande gassate e gli alcolici.

Per avere maggiori informazioni su come seguire uno stile di vita sano, Ausl Romagna mette a disposizione le Case della comunità di Cesena (mail promosalute.ce@auslromagna.it – tel. 338 1046 285), Forlì (mail promosalute.fo@auslromagna.it – tel.331 1371 209), Ravenna (mail promo salute.ra@auslromagna.it – tel. 334 6705 941) e Rimini (mail promosalute.rn@auslromagna.it – tel. 334 3429 196).

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