venerdì
13 Giugno 2025
lavori pubblici

Verdi, permeabili e senza auto: viaggio nei nuovi lungomari della riviera romagnola

Da Ravenna a Riccione, tra cantieri conclusi e in corso, i waterfront di molte località balneari hanno assunto un nuovo volto negli ultimi mesi

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In riviera romagnola si rifà il look ai lungomari. Tra lavori già conclusi, in corso e pianificati, negli ultimi anni sono stati numerosi i progetti di riqualificazione dei waterfront – questo il termine che gli amministratori locali preferiscono oggi usare – per dare un nuovo volto alla fascia costiera. La filosofia è la stessa da Ravenna a Cattolica: abbandonare il vecchio concetto di strada asfaltata con parcheggi, per creare spazi pedonali e più verdi, dove i mezzi a motore sono banditi. Oltre a rappresentare delle nuove attrazioni e degli spazi dedicati alla convivialità e all’attività fisica, questi progetti rispondono anche all’esigenza di favorire la mobilità non inquinante, eliminare le barriere architettoniche e preservare il fragile ambiente costiero senza impedirne la fruizione turistica. Ogni località ha però le sue differenze, che è interessante esaminare anche per fare il punto sui cantieri. Nessuno dei quali è stato risparmiato da qualche polemica.

Rimini, il lungomare che previene l’innalzamento dell’Adriatico

Nuovo Parco Del Mare

Il Parco del mare realizzato a Rimini ha fatto da apripista nelle opere di rifacimento dei lungomari. I primi stralci, quelli più centrali, sono stati inaugurati tra il 2021 e il 2022, mentre l’ultima parte dei lavori riguarda i tratti più periferici della città ed è tuttora in corso. L’operazione, che tocca tutti i 16 chilometri della costa riminese e ha un budget complessivo di 350 milioni di euro, è al contempo estetica e funzionale: da una parte si è trasformato il vecchio lungomare carrabile in uno spazio pubblico e pedonale, con campi sportivi, arredi e verde urbano; dall’altro si è adattato il waterfront agli scenari futuri sull’innalzamento del livello del mare. Per farlo si è alzata la pavimentazione di 80 centimetri e si è avviato il ripristino delle dune costiere, che rappresentano una strategia naturale di difesa dall’erosione. Il progetto comprende una serie di vasche di laminazione per mitigare il rischio di ingressioni marine e inondazioni, i cui eventuali danni sono stati ridotti del 45% secondo il modello scientifico “Expected Annual Damage”.

All’inizio dei lavori del Parco del mare, alcuni albergatori e balneari hanno protestato per la rimozione dei parcheggi davanti alla spiaggia, come accaduto a Ravenna col Parco marittimo. Ma poi le lamentele sono rientrate e oggi in tanti apprezzano e frequentano il nuovo lungomare della città.

Il Parco marittimo di Ravenna che collega 35 chilometri di litorale

Esteso per tutti i 35 chilometri di litorale ravennate, il Parco marittimo è forse l’operazione più estesa in Italia di rifacimento del lungomare. I lavori riguardano tutte le 9 località balneari del capoluogo bizantino, che sono molto diverse tra loro: si va dalle aree più urbanizzate, come Punta Marina e Lido di Savio, a quelle più verdi come Marina Romea e Lido di Dante. Nelle prime si è cercato di rinaturalizzare la fascia costiera, eliminando i parcheggi e ripristinando la vegetazione; nelle seconde di preservare gli habitat naturali come la pineta e le dune.

I lavori, costati circa 16 milioni di euro di cui 11 finanziati dal Pnrr e 5 dalla Regione, sono partiti nel 2022 e sono tuttora in corso. La fine è prevista per il 2026. Il cuore del progetto è il percorso ciclopedonale che costeggia l’intero litorale, ma gli interventi prevedono anche la piantumazione di alberi, il rifacimento degli stradelli di accesso agli stabilimenti balneari e l’installazione di nuovo arredo urbano. Il progetto è stato accompagnato da varie polemiche: a Lido di Savio gli ambientalisti stanno protestando contro l’abbattimento di 50 pini storici, in contraddizione con la retorica green con cui è stato comunicato il progetto; mentre a Punta Marina e Marina di Ravenna i concessionari di spiaggia hanno lamentato la rimozione dei parcheggi fronte mare.

Asfalto chiaro a Pinarella di Cervia per ridurre il calore

Lavori Pubblici Lavori Lungomare Pinarella Riapertura Via Italia

Scendendo a sud si arriva nel comune di Cervia, dove sono stati conclusi da pochi giorni i lavori del nuovo lungomare di Pinarella e Tagliata. L’operazione, che rientra nel più ampio intervento da 5,5 milioni per la riqualificazione del viale Italia, ha previsto un nuovo impianto di pubblica illuminazione, aiuole ornamentali e arredi urbani. I marciapiedi e la pista ciclabile sono stati rifatti con un asfalto colorato dalla tonalità chiara, per ridurre l’effetto “isola di calore”; così come le traverse a mare che sono state ripavimentate con un materiale naturale e permeabile.

Anche in questo caso i lavori hanno comportato la rimozione di numerosi posti auto, provocando lamentele da parte dei residenti e dei titolari delle attività turistiche. Lo stesso era accaduto alcuni anni fa a Milano Marittima, dove la fascia antistante gli stabilimenti balneari è stata completamente pedonalizzata, eliminando gli stradelli sterrati dove si parcheggiava liberamente. A questo punto, l’unica area rimasta con il lungomare asfaltato e le strisce blu è quella centrale di Cervia, su cui il sindaco Mattia Missiroli in campagna elettorale ha promesso di lavorare.

Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Riccione, Cattolica non sono da meno

Lungomare Raffaella Carrà2

Conclusi i lavori del nuovo lungomare di Bellaria, intitolato a Raffaella Carrà che qui ha trascorso la sua infanzia, l’amministrazione comunale ha iniziato a pianificare il nuovo lungomare di Igea Marina. Le due operazioni sono in continuità tra di loro: dove in precedenza c’erano sabbia e ostacoli, oggi a Bellaria c’è un percorso pedonale e accessibile ai disabili, con nuove alberature e sedute che richiamano le onde del mare. Lo stesso accadrà a Igea Marina, dove il sindaco Filippo Giorgetti ha promesso di iniziare i lavori entro la fine di quest’anno.

Anche Cesenatico ha deciso di intervenire con un progetto di riqualificazione del lungomare Colombo, nella zona delle colonie di Ponente. Avviati lo scorso ottobre, i lavori sono quasi ultimati e hanno trasformato gli stradelli spazi per l’attività fisica, lo sport all’aria aperta e l’intrattenimento. Prestato anche un occhio alla difesa dalle alluvioni e della spiaggia, con sistemi di protezione ambientale della costa e della città, e alla mobilità pulita con la pista ciclo-pedonale circondata da alberi, sempre per prevenire l’effetto isola di calore.

Non è da meno la città di Riccione, dove il prossimo maggio dovrebbero concludersi i lavori per il nuovo lungomare nella zona sud, che comprenderà una pista ciclabile in materiale permeabile inclusa nella Ciclovia adriatica, il percorso di 1300 chilometri che collega Trieste al Salento. Il progetto sarà in continuità col lungomare nord, già rifatto una decina di anni fa. L’estetica è la medesima del resto della riviera romagnola, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e la piantumazione di alberi e arbusti, al fine di creare una barriera verde tra la strada e la spiaggia.

Chiudiamo questo viaggio tra i lungomari del territorio con Cattolica, che ha rifatto la passeggiata nel 2023. L’opera è costata 4,5 milioni di euro, di cui 3 stanziati dalla Regione e il resto dal Comune, per circa 800 metri di waterfront. Anche in questo caso, lo scopo è stato pedonalizzare e rinverdire uno spazio in precedenza asfaltato e rumoroso

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