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    Categoria: società

Inquinamento dell’aria: Ravenna resta per la prima volta sotto i limiti

Nel 2014 solo 27 sforamenti contro i 66 di due anni prima Ma quest’anno sono già a quota 13. Il dossier di Legambiente

Per la prima volta negli ultimi anni considerati (dal 2009 in avanti) gli episodi di inquinamento dell’aria a Ravenna restano al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Lo certifica il tradizionale dossier annuale di Legambiente che in generale vede risultati positivi, dovuti però principalmente alle favorevoli condizioni climatiche, specificano dall’associazione. Solo 5 capoluoghi di provincia su 10 hanno sforato i 35 giorni di superamento dei limiti di Pm10 (con concentrazioni superiori a 50 µg/m3) concessi dalla normativa. Parma, Rimini e Reggio Emilia restano le realtà più critiche (le altre due ad aver sforato sono Modena e Piacenza).

Nel redigere questa classifica (il dossier completo è consultabile a questo link: http://www.legambiente.emiliaromagna.it/wp-content/uploads/2015/01/MALARIA-2015.pdf) Legambiente ha presa come riferimento la centralina peggiore (ovvero che ha registrato il maggior numero di superamenti nel corso dell’anno) presente nella città, a partire dai dati disponibili sul sito di Arpa Emilia Romagna.

Nel 2014 Ravenna ha registrato 27 sforamenti contro i 48 del 2013, i 66 del 2012, i 67 del 2011, i 47 del 2010 e i 37 del 2009.

A questa buona notizia va però aggiunta quella negativa dei primi dati di gennaio 2015 che mostrano un netto peggioramento della situazione. Tutti i capoluoghi hanno già superato i dieci giorni di sforamenti, nel solo mese di gennaio, con Ravenna a quota 13, circa la metà di quelli registrati in tutto il 2014 quindi. «Dati estremamente preoccupanti – scrivono da Legambiente –, che ricordano la necessità di mettere in campo subito azioni per migliorare la qualità dell’aria così pesantemente compromessa nella zona del bacino padano».

Legambiente ricorda la recente decisione dello Iarc (l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) di inserire l’esposizione all’inquinamento dell’aria, e in particolare ad elevati livelli di particolato atmosferico, come cancerogeno di gruppo 1: «l’inquinamento dell’aria infatti, è direttamente collegato a un peggioramento delle condizioni di salute, specialmente dei soggetti più deboli come bambini, anziani, asmatici», si legge nella nota dell’associazione che ritiene ora indispensabile che la nuova giunta regionale «riprenda immediatamente in mano il Piano Aria (Pair) 2020 e ne acceleri l’approvazione, evitando di dimenticarlo in un cassetto. È fondamentale che trovino al più presto attuazione le misure contenute nel piano, e siano coordinate con politiche di promozione della mobilità pubblica su ferro con attenzione all’intermodalità delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato, oltre che della mobilità ciclabile. Serve anche maggiore spinta verso la riqualificazione urbana, con meccanismi che favoriscano l’efficientamento energetico degli edifici delle nostre città. Tutte azioni che potrebbero essere finanziate dirottando gli investimenti previsti per nuove strade ed autostrade, come il passante Nord di Bologna o la Cispadana. Associate a queste politiche strutturali di medio termine, ribadiamo la necessità di intervenire con misure emergenziali come quella di abbassare il limite di velocità in autostrada fino a 110 chilometri orari durante i lunghi periodi di superamenti continuativi dei livelli di Pm10, e ricordiamo l’importanza delle giornate di blocco del traffico».