Invalido senza casa e lavoro si incatena di fronte agli assistenti sociali

Epilettico di 32 anni costretto a dormire in auto: «Perché si aiuta solo chi subisce uno sfratto?». La protesta nella sede dell’Asp

Lo scorso gennaio avevamo raccontato la sua storia (vedi articoli correlati): 32 anni, senza lavoro e invalido a causa dell’epilessia, era costretto a dormire in auto. Oggi, quasi tre mesi dopo, la sua situazione (dopo anche un ricovero in ospedale il 20 marzo) non è migliorata. E per protesta si è incatenato nella sede dell’Asp (l’ex consorzio per i Servizi sociali) di via Maggiore, a Ravenna.

A rendere pubblica la protesta su Facebook è il capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Pietro Vandini. «Non riesco a capire cosa debba fare per essere preso in considerazione – è lo sfogo del senzatetto –, i rapporti con gli assistenti sociali non sono buoni, percepisco una disorganizzazione e una inefficienza che mi fa sentire ancora di più da solo. Chi riceve uno sfratto viene subito preso in considerazione (la prassi in realtà è che i Servizi sociali offrano un posto pagato in albergo solo a donne e bambini, ndr), chi ha una situazione come la mia, pare di no. Ci mancherebbe non voglio sminuire le difficoltà di chi si trova davanti ad uno sfratto, ci mancherebbe, ma allo stesso tempo io non posso essere così invisibile».

 

 

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