Boicottaggio Invalsi: aule deserte in due elementari e i test saltano

Assenze in massa per evitare lo svolgimento delle prove che valutano le scuole. In un caso possibili pressioni dei docenti sui genitori

Aule deserte e test Invalsi non effettuati. È quanto successo oggi, 6 maggio, nel Ravennate in almeno un paio di scuole elementari, quelle appunto coinvolte da questi test (riservati alle classi seconde e quinte) nati per misurare il grado di preparazione delle classi e delle scuole (i test infatti sono anonimi, non viene valutato il singolo bambino e sono effettuati contemporaneamente su tutto il territorio nazionale nella stessa giornata).

Da tempo oggetto di contestazioni (ogni anno non mancano anche scioperi concomitanti dei sindacati di base, nulla a che vedere con la manifestazione di ieri indetta per altri motivi), quest’anno i test hanno anche visto la mobilitazione di famiglie e genitori che hanno deciso autonomamente di tenere i figli a casa (in allegato una lettera di un gruppo di genitori delle elementari Garibaldi che ha invitato altri a non mandare i figli a scuola). In un altro caso invece le famiglie sarebbero state esplicitamente invitate dai docenti a non mandare in classe i bambini.

Dall’Ufficio scolastico provinciale, dove si è appena insediata la nuova dirigente Agostina Melucci, nessun commento: la notizia del presunto boicottaggio infatti non era ancora arrivata. Domani sono previste le prove Invalsi per matematica e l’intenzione di molti è quella di disertare di nuovo le aule.

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