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    Categoria: società

Piazza Kennedy, ecco tutti i dettagli: anche sei alberi al posto della auto

Storia, tempi, costi, numeri del cantiere più atteso e discusso Per il parcheggio alternativo la Curia riceverà 30mila euro l’anno

Dopo anni di dibattiti, annunci e smentite, è arrivato il momento della chiusura di piazza Kennedy, il parcheggio più frequentato del centro storico di Ravenna.

UN PO’ DI STORIA
Nata come piazza del Mercato in epoca relativamente recente, grazie alla demolizione negli anni Trenta di un intero isolato, piazza Kennedy fu intitolata al presidente degli Stati Uniti solo a cavallo degli anni sessanta e settanta, quando le bancarelle furono spostate nell’area dell’ex foro Boario. Le prime auto parcheggiate fecero la loro comparsa però già negli anni Cinquanta. Alla fine degli anni Ottanta la piazza era già finita al centro di un progetto di riqualificazione (che manteneva in parte la presenza delle auto) presentato nientemeno che dall’architetto Marco Zanuso – considerato tra i padri fondatori del design industriale italiano – ma che finì poi presto nel dimenticatoio in qualche cassetto degli uffici comunali.

LA SVOLTA
Dopo anni in cui il tema era stato solamente sfiorato dagli amministratori ravennati, la pedonalizzazione di piazza Kennedy viene prevista nero su bianco nel Piano del traffico del 2007 (definitivamente approvato e divenuto esecutivo nel 2009) a firma della prima giunta dell’attuale sindaco Fabrizio Matteucci. Nel 2010 – a seguito anche dello studio di fattibilità completato nel 2009 – l’amministrazione comunale ha indetto un concorso di idee vinto dal progetto dello studio Samarati di Casalpusterlengo (Lodi) e che ha visto premiati  altri tre progetti di altrettanti architetti (complessivamente il Comune di Ravenna ha sborsato 44mila euro): al secondo posto Arianna Maiello di Tortona, al terzo, ex aequo, Alessia Bettazzi di Prato e Andrea Impavidi di Firenze. Lavori che sono stati semplicemente lo spunto per i tecnici del Comune per realizzare – in collaborazione con il noto architetto e urbanista bolognese Pierluigi Cervellati – il progetto preliminare, presentato alla stampa nell’aprile del 2012, quando c’era la speranza di poter partire con i lavori già nell’anno successivo.

I RITARDI E LE POLEMICHE
In realtà i lavori partiranno solo tra poche settimane, ai primi di giugno, due anni dopo le previsioni del 2012. In mezzo, una serie di polemiche delle associazioni dei commercianti, che qualche battaglia l’hanno anche vinta, riuscendo per esempio a far slittare l’avvio del cantiere fino all’apertura di un parcheggio alternativo e facendo desistere (insieme a una petizione) il Comune a proseguire nell’idea di realizzarlo all’ex vivaio di via Battisti (il cosiddetto Parco delle Lucciole), decisamente fuori mano. Anche sul piano politico la decisione di pedonalizzare la piazza è stata contestata, oltre che dall’opposizione di centrodestra, anche all’interno della maggioranza dai Repubblicani del vicesindaco Giannantonio Mingozzi.

QUALE ALTERNATIVA?
Non è stato semplice per il Comune di Ravenna trovare una soluzione per la sosta da “offrire” ai commercianti in alternativa a piazza Kennedy (oltre che al progetto sfumato dell’ex vivaio e a quello tutt’oggi ancora solo sognato della dismessa caserma Dante Alighieri) tanto che a un certo punto sembrava certo che i lavori sarebbero partiti ugualmente. Complice anche la poca collaborazione da parte dell’Aci che non ha mollato il proprio parcheggio di via Port’Aurea su cui il Comune avrebbe voluto mettere le mani per renderlo pubblico e ampliarlo di una quarantina di posti (ipotesi che ancora non è tramontata ma di cui si riparlerà comunque tra non prima di un anno) e le iniziali difficoltà burocratiche (compreso il coinvolgimento della Soprintendenza) per quello che sarà poi il sito prescelto, su cui si stanno ultimando i lavori.

IL PARCHEGGIO MULTIPIANO
L’accordo sul parcheggio alternativo è così arrivato solo a fine 2014 e la scelta si è indirizzata (come anticipato da Ravenna&Dintorni nel luglio del 2013) sull’area Robur sul retro dell’ex cinema Roma, in via Guidarelli, già utilizzata come parcheggio privato (e quindi con orari ridotti) con una capienza di una settantina di auto. I lavori attualmente in corso la stanno trasformando in un parcheggio con un piano rialzato (in struttura leggera, il cosiddetto Fast Park) che complessivamente ospiterà fino a 130 stalli, gli stessi di piazza Kennedy. E se il saldo di posti auto non sarà positivo (l’area dietro l’ex cinema era già spesso piena anche in questi anni con piazza Kennedy aperta), il nuovo parcheggio sarà però aperto 24 ore al giorno e di facile fruizione (con ingresso per le auto – regolato con sbarre automatiche – invariato e uscita pedonale su via Port’Aurea, a ridosso della piazza del Duomo), illuminato e videocontrollato.

E QUANTO COSTA L’ALTERNATIVA?
A occuparsi della gestione del nuovo parcheggio di via Guidarelli non sarà direttamente l’Amministrazione, ma Azimut, la società pubblico-privata partecipata dal Comune che già si occupa dei parcheggi pubblici di Ravenna.
È stata quindi Azimut a stringere un accordo con la Curia ravennate, proprietaria del terreno, aggiudicandosene il diritto di superficie per 40 anni a fronte di un canone annuo da versare alla diocesi che da Azimut non vogliono rendere pubblico, ma che sappiamo aggirarsi tra i 25 e i 30mila euro. Anche i lavori di adeguamento sono a carico di Azimut, che ci sta investendo quasi un milione di euro. Non è stata invece ancora decisa la tariffa del parcheggio, con il Comune che pare vorrebbe mantenerla più bassa rispetto a piazza Kennedy almeno nei primi tempi per promuoverne l’utilizzo; ma l’assessore alla Mobilità, Enrico Liverani, ci tiene a sottolineare come «l’autonomia decisionale sia di Azimut».

I TEMPI
Come ci confermano da Azimut, i lavori per il nuovo parcheggio stanno procedendo in linea con i tempi prestabiliti e si concluderanno entro la fine del mese di maggio. A quel punto sarà possibile aprire il cantiere di piazza Kennedy. E ora c’è anche una data semi-ufficiale: lunedì 8 giugno. L’assessore Liverani prima di parlarne in consiglio comunale ha infatti annunciato che si partirà «dopo la chiusura delle scuole», quest’anno fissata in sabato 6 giugno.
I lavori, da appalto, dureranno 360 giorni, ma il Comune ha assicurato ai commercianti del centro che farà pressioni, per quanto possibile, per ridurre ulteriormente i tempi.

MA COME SARA’ LA NUOVA PIAZZA KENNEDY?
Non esistono e mai ci saranno rendering in grado di mostrare come sarà tra un anno piazza Kennedy, dopo che nel progetto esecutivo sono stati eliminati dai tecnici comunali, per esempio, i tanto discussi archi bianchi presenti nelle immagini che i ravennati si sono abituati a vedere del progetto preliminare. Ci si dovrà così accontentare della cartina (vedi inizio articolo) in cui sono evidenziate altre novità del progetto esecutivo come i bagni pubblici – non automatizzati, come annunciato invece in un primo momento – che verranno realizzati insieme all’edicola e alla pensilina di attesa per l’autobus sul fronte di via D’Azeglio (che resterà percorribile esattamente come lo è ora). Dalla parte opposta del nuovo palazzo Rasponi delle Teste, vicino a palazzo Murat, sono inoltre stati previsti 27 posti per motocicli nella fascia in porfido della piazza, che per il resto sarà realizzata in pietra di Luserna, esattamente come piazza del Popolo. Saranno anche ben visibili segni e testimonianze del passato, come la ricollocazione delle tre colonne provenienti dalla chiesa di Sant’Agnese, nello stesso punto dove si trovava prima della sua demolizione, sul fronte del palazzo del Mutilato.

UNA PIAZZA VIVA
L’obiettivo dei progettisti è quello di rendere viva la nuova piazza Kennedy che sarà in grado di essere polifuzionale per ospitare eventi di carattere culturale, ludico o commerciale. Sono state predisposte fin da subito due aree per eventi (per una capienza complessiva di 600 persone), mentre sono previsti nel progetto esecutivo tre chioschi (una sorta di alternativa agli archi bianchi) sempre dal lato opposto di palazzo Rasponi delle Teste. A tempo debito verranno assegnati tramite un bando pubblico, sentite le associazioni di categoria, e al momento il Comune prevede la vendita di street food di qualità. Sarà poi possibile vedere tavolini all’aperto di alcuni locali che si affacciano sulla piazza, come il Fellini o il bar all’angolo con via Gioacchino Rasponi. «Siamo disposti a sperimentare, in questo senso, per rendere la piazza più attrattiva possibile», dice l’assessore Liverani, tanto che il Comune pare disposto a concedere il suolo pubblico gratuitamente alle attività interessate, mentre non sono state accolte le richieste delle associazioni di categoria per eventuali sconti sulle tasse locali agli imprenditori danneggiati dal cantiere.

E IL VERDE? SEI GRANDI ALBERI
La nuova piazza Kennedy – assicurano i progettisti – è stata studiata per essere vivibile in ogni stagione (con tanto di analisi approfondite sull’ombreggiatura) e secondo l’assessore Liverani «avrà un impatto verde molto importante». Saranno sei gli alberi presenti (e altrettante le aiuole). Cinque di fronte a palazzo Rasponi delle Teste, per creare una sorta di salotto verde con panchine – quattro gelsi neri (nella versione senza frutti) e una paulonia, con altezze che possono superare anche i dieci metri – e un platano (pianta in grado di raggiungere i 35 metri) quasi di fronte alla banca all’angolo con via Rasponi. Tutti e sei gli alberi saranno piantati già ad altezza media.

I DETTAGLI SUL CANTIERE PIU’ ATTESO
Il contratto di appalto per la realizzazione dei lavori di riqualificazione di Piazza Kennedy è stato assegnato tramite bando al Consorzio Artigiani Romagnolo di Rimini. La spesa (circa 1,2 milioni di euro) è come noto interamente sostenuta dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il primo mese di lavori (con tanto di sorveglianza per prevenire danni e garantire una corretta gestione di eventuali reperti archeologici) prevede il rifacimento dei sottoservizi su tutti e quattro i lati.

VIABILITA’
La piazza sarà chiusa interamente fin da subito e sarà necessario di volta in volta chiudere anche le strade interessate dai lavori. Per sopperire ai conseguenti disagi, il Comune ha stabilito di revocare temporaneamente per il primo mese (quando verrà chiusa al traffico via D’Azeglio) la ztl da via Guaccimanni facilitando così l’accesso per la sosta in Largo Firenze. In via sperimentale a partire dall’avvio del cantiere verrà anche predisposto un collegamento frequente di autobus dal parcheggio del Cinemacity fino a piazza Caduti al costo speciale di 1 euro andata e ritorno.

L’INFORMAZIONE AI CITTADINI
Dal 4 maggio ha preso il via una campagna di comunicazione – realizzata dalla Agenzia Image (vedi articoli correlati) che si è aggiudicata un bando da 22.700 euro emesso allo scopo del Comune – con la finalità di agevolare la ricerca della sosta in città attraverso manifesti, sito web, pieghevoli, inserzioni stampa, totem tabellare (installato nella stessa piazza Kennedy) e gadget.