lunedì
16 Giugno 2025
verso l'estate

Chiusi i cantieri in spiaggia in ritardo «Ma è una vittoria, dopo l’alluvione…»

Ora i bagnini potranno attrezzare l'arenile per il weekend (tempo permettendo). Il presidente della coop Spiagge: «Ottimo lavoro»

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Il panorama di questa prima metà del mese era decisamente insolito per gli habitué del mare di maggio, con la spiaggia praticamente off limits sui lidi ravennati, solitamente in questo periodo già attrezzati con lettini e ombrelloni. Al loro posto una sorta di unico grande cantiere con dune artificiali e montagnole di sabbia, su cui al massimo era possibile vedere bambini divertirsi misurandosi in prove di scalata. Cantiere aperto per i lavori di ripascimento, necessari dopo l’alluvione di inizio febbraio che ha causato danni per circa 6 milioni di euro ai bagnini ravennati (ancora in attesa degli aiuti statali richiesti tramite il Comune, di cui al momento nessuno sa ancora nulla). Danni talmente ingenti che in molti in febbraio pensavano di non poter riuscire neppure ad aprire gli stabilimenti, in maggio.

«Al massimo giovedì (14 maggio, ndr) tutti i cantieri aperti sui nostri lidi saranno completati», assicura il presidente della cooperativa Spiagge, quella che riunisce tutti i bagnini del territorio comunale, Maurizio Rustignoli (lui stesso imprenditore balneare a Punta Marina).

Un ritardo di una quindicina di giorni rispetto al previsto (a fine marzo lo stesso Rustignoli, su indicazioni del Comune, sperava nella conclusione dei lavori entro il mese di aprile) che però non è visto come un grosso danno. «I bagni hanno potuto comunque presentarsi operativi, dare i lettini negli spazi vicino al bar, attrezzare i campi da gioco… L’assenza degli ombrelloni non è stata un grosso problema in questo periodo in cui non vengono solitamente utilizzati. Diciamo – conclude Rustignoli – che possiamo trarre un bilancio positivo, alla luce del disastro di febbraio, ed è una vera vittoria avere la spiaggia ravennate praticamente pronta nel prossimo weekend (quello del 16-17 maggio, nonostante le previsioni meteo negative, ndr), diciamo con solo una decina di giorni di ritardo rispetto agli anni scorsi…».

Non sono mancate però le polemiche, con gli operatori in particolare di Marina che inizialmente avevano alzato la voce. Per la prima volta, infatti, i lavori di ripascimento si sono svolti tutti lungo la battigia, con le ruspe al lavoro a Marina per prelevare sabbia – presente a volontà nella località – che poi i camion hanno portato a Punta Marina dove ce n’era più bisogno, facendo la spola direttamente lungo la spiaggia, «a impatto zero e con costi contenuti (circa 500mila euro di fondi comunali ottenuti grazie all’accordo con Eni sulle estrazioni in mare, ndr) – sottolinea Rustignoli – ma questo genere di intervento ha impedito ai bagnini di Marina di stendere la sabbia fino alla fine dei lavori. Inizialmente i toni si erano alzati, poi gli imprenditori sono stati molto più accomodanti, una volta compreso che si trattava di una sorta di aiuto a colleghi più sfortunati…». Altri 250mila euro di fondi Eni sono stati spesi per il ripascimento sugli altri lidi ravennati (a Lido Adriano e sui lidi sud ravennati è stato utilizzato anche materiale di cava) insieme a un altro mezzo milione di euro ottenuto dalla Regione e utilizzato per affrontare l’emergenza causata dall’alluvione. «Con gli enti locali dopo il maltempo di febbraio è stato avviato un confronto molto fruttuoso – continua Rustignoli –, un ottimo lavoro che con risorse limitate ha portato oggi a una situazione dell’arenile accettabile, senza emergenze, lungo tutti i nove lidi ravennati, anche nelle zone più a rischio».

Rustignoli ringrazia poi anche le banche, che si sono dimostrate disponibili a prestare i soldi ai bagnini necessari per i lavori. «Diciamo che l’effetto più pesante di questa alluvione – scherza, ma non troppo, il presidente della cooperativa Spiagge – è stato un aumento dell’indebitamento di un po’ tutti i bagnini ravennati…».

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