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    Categoria: società

Oltre mille Lupetti in arrivo al raduno nazionale dei boy scout: quattro giorni di riflessioni

Il tema centrale sarà il bullismo e l’utilizzo delle nuove tecnologie

Oltre mille bambine e bambine dai 9 ai 12 anni, i cosiddetti Lupetti aderenti a Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani) accompagnati da circa 300 adulti, invaderanno la riviera ravennate dal 30 maggio al 2 giugno per un raduno nazionale di boy scout, evento che si svolge al camping Marepineta di Casalborsetti.

I ragazzi e le ragazze arrivano da tutto il territorio nazionale, tutte le regioni (comprese Sicilia e Sardegna) sono rappresentate dai 90 gruppi che fanno attività abitualmente. Nel corso della quattro giorni (che gode del Patrocinio del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna) riceveranno la visita del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, entrambi a Casalborsetti sabato 30 maggio, mentre la chiusura della quattro giorni, martedì 2 giugno alle 10, vedrà la presenza del Prefetto di Ravenna Francesco Russo.

«Mi fa piacere – ha dichiarato il vicesindaco Giannantonio Mingozzi – che abbiano scelto Ravenna nell’anno della Capitale italiana della cultura, per una tre giorni che li porrà in contatto anche con le celebrazioni della festa della Repubblica e delle nostre tradizioni risorgimentali. Apprezzo poi che discutano direttamente con i giovani che frequentano le scuole medie di una problematica quale il bullismo verso la quale si pongono con la loro capacità di spiegare i danni e le conseguenze drammatiche che il fenomeno provoca proprio nei ragazzi della loro età. Li aspetteremo in visita ai nostri principali monumenti e consideriamo la loro testimonianza, che verrà diffusa in tutto il Paese, come un punto d’orgoglio per la nostra città».

Il campo scout sarà infatti occasione per trattare tematiche educative di grande attualità, temi che fanno molto parlare. I Lupetti saranno quindi chiamati a riflettere sul bullismo in tutte le sue accezioni: dal cosiddetto cyberbullismo, al bullismo omofobico, tematiche in parte già trattate durante il resto dell’anno nei rispettivi branchi, ovvero nei gruppi di appartenenza. Inoltre, sempre connesso al cyberbullismo, si parlerà e di lavorerà anche intorno all’utilizzo consapevole dei social network, un tema particolarmente delicato e importante per i ragazzi e le ragazze che in quell’età fanno le prime esperienze con smartphone, tablet e, più in generale, con il mondo di WhatsApp, Facebook, Instagram etc…