mercoledì
25 Giugno 2025
Archeologia industriale

Darsena, l’ultima gru sulle banchine è pericolante: sarà smontata

Accordo Ap-Comune per riportarla sul Candiano dopo il recuperoIn passato è stata set di moda ma anche usata dal parkour

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L’ultima gru industriale ancora presente sulle banchine della darsena di città a Ravenna – testimonianza di quando la testa del Candiano aveva una vocazione industriale – è pericolante: nella giornata del 3 luglio inizieranno le operazioni di smontaggio e rimozione per avviare il suo recupero in una sede diversa. In un futuro non ancora programmato la struttura verrà riportata in banchina per il suo valore documentario e testimoniale: gli strumenti urbanistici vigenti, tra cui il piano operativo comunale (Poc) specifico per il quartiere sull’acqua, la inseriscono nei piani di salvaguardia di archeologia industriale prevedendone la messa in sicurezza e il recupero.

TRASBORDATORE Tecnicamente si tratta di un trasbordatore, è di proprietà di Ap dal 1995 quando la ereditò dalla Capitaneria di Porto, si trova sulla sponda sud del canale in corrispondenza della cosiddetta Area T, un ex magazzino di fosforite nei pressi della Torre Zucchi, veniva utilizzata per carico e scarico di merci direttamente da bordo nave. La Capitaneria di Porto, su richiesta di Ap ha interrotto il transito, dalla serata di oggi 2 luglio, nella banchina di via d’Alaggio all’altezza del trasbordatore per garantire la pubblica incolumità e consentire l’avvio dello smontaggio domani (il ponte mobile verrà aperto per circa mezzora due volte sabato per consentire l’accesso di due motovedette della guardia costiera).

GLI IMPEGNI DELLE ISTITUZIONI Autorità Portuale e Comune hanno definito un protocollo d’intenti per avviare la fase di recupero del trasbordatore e garantire la sicurezza dell’area. L’ accordo prevede i seguenti impegni: Autorità Portuale – dopo lo smontaggio del manufatto secondo modalità tecniche che ne consentano il recupero – autorizza il Comune di Ravenna alla presa in carico e al trasporto del manufatto stesso per poter poi procedere al suo recupero e autorizzerà – previa presentazione da parte del Comune di un idoneo progetto da redigersi nel rispetto delle normative vigenti in materia – il riposizionamento del manufatto. Il Comune di Ravenna si impegna a reperire le risorse necessarie al recupero e al riposizionamento del manufatto secondo modalità e forme da definire.

TRA MODA, GRANDE FRATELLO E PARKOUR La gru, nel recente passato quando già non era più utilizzata per i suoi scopi, è stata protagonista si alcune circostanze tra moda e sport. Ha offerto spunto per una spettacolare prova di parkour con un giovane salito fino in cima. Ma ha anche fatto da sfondo a un paio di servizi fotografici, uno con l’ex concorrente del Grande Fratello Veronica Ciardi in veste di modella e un altro con il celebre fotografo Paolo Roversi dietro la macchina fotografica (vedi tra i correlati). «Mi sono innamorata del posto con quell’aria così underground, così street», ci disse la romana uscita dalla casa più spiata d’Italia. «Non è stato il solito set fotografico un po’ fighetto. Mi sono divertita. E poi il truccatore vive nella zona e mi ha raccontato della vista bellissima da casa sua».

IL SOGNO DI UN BELVEDERE In passato l’associazione Naviga in darsena che raccoglie alcuni imprenditori interessati alla riqualificazione del quaritere si schierò a difesa della gru quando sembrava potesse essere smantellata e rottamata definitivamente. Nella visione proposta a suo tempo da Naviga in darsena la gru sarebbe dovuta diventare una terrazza belvedere affacciate sullo specchio d’acqua seguendo gli esempi del nord Europa. Nel 2011 venne smantellata la penultima gru ancora presente in zona: era di proprietà di Claudia Cappelletto, vedova di un imprenditore del settore navale. Ne possedeva due, l’altra tirata giù già nel 2009: «Le nostre vecchie gru di carico sulla banchina della darsena di città piacevano a tutti ma erano inattive da anni e a pagare la concessione demaniale poi ero solo io, allora ho deciso di demolirle», disse a quel tempo.

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