Velox fissi, ecco i quattro nuovi Dai vecchi oltre 11mila euro al giorno

Dal 6 luglio telecamere a Ravenna, Cotignola, Bagnacavallo Gli altri in provincia viaggiano alla media di 400 multe al giorno

La voglia di velocità di chi guida sulle strade in provincia di Ravenna dal 6 luglio dovrà fare i conti con quattro nuovi autovelox fissi. La Provincia, in quanto ente proprietario delle strade interessate, ha completato l’installazione delle apparecchiature il 12 giugno dando avvio a un periodo di rodaggio (in cui le rilevazioni sono state fatte per provare il funzionamento corretto senza sanzioni) ma ora si fa sul serio: due sono installati nel comune di Ravenna sulla provinciale 253 San Vitale tra la rotonda di San Michele a via Monaldina (uno per ogni senso di marcia), uno a Cotignola sulla provinciale 31 Madonna di Genova (dal centro abitato verso la provinciale 7 Felisio) e uno nella frazione di Villaprati a Bagnacavallo sulla provinciale 8 Naviglio. Tutti i tratti interessati dal controllo elettronico hanno limite di velocità fissato a 70 km orari e le telecamere saranno in funzione senza soluzione di continuità 24 ore al giorno. La Provincia, come richiesto dalla legge, assicura che saranno installati gli appositi cartelli stradali di segnalazione: «Grazie a tale visibilità si ottiene un forte effetto dissuasivo sulla velocità lungo tutto il tratto di strada coperto».

E così salgono a dieci i punti delle strade nella nostra provincia in cui la velocità dei veicoli in transito viene monitorata da apparecchi fissi senza procedere al fermo del veicolo per la contestazione dell’infrazione sul posto. I sei finora in funzione (attivati in momenti diversi partendo dal 2013) viaggiano a una media giornaliera complessiva di circa 400 infrazioni rilevate con il consueto andamento: il picco di stangate nel primo periodo e poi a calare quando i verbali cominciano ad arrivare nella buchetta della posta di chi viaggia spesso sui tratti interessati. Ipotizzando per assurdo che siano tutte infrazioni entro i 10 km orari di eccedenza rispetto al limite e tutte in orario diurno e pagate entro i cinque giorni potendo godere dello sconto del 30 percento (quindi la sanzione minima di 28,70 euro) vorrebbe dire un potenziale incasso di 11.500 euro al giorno destinati alle casse dell’ente proprietario della strada o chi da questo incaricato delle installazioni. Il condizionale è ovviamente d’obbligo perché è cosa nota che elevare una sanzione non equivale poi a incassarla realmente. Ma è altrettanto vero che la cifra di 11.500 euro è una stima prudenziale e quindi ben altri sono gli importi potenzialmente incassabili.

Ma quanto costa il piede pesante? Se il superamento del limite di velocità non va oltre i 10 km orari la sanzione è di 41 euro. Diventano 168 euro (e 3 punti di patente) se il superamento è compreso tra 10 e 40, salgono a 530 euro (e 6 punti) per chi supera il limite tra 40 e 60 km orari e diventano 828 euro (e 10 punti) per chi va oltre di 60. Per tutte le sanzioni è previsto un aumento del 30 percento qualora l’infrazione si verifichi in orario compreso tra le 22 e le 7.

L’ultimo punto finito sotto l’occhio del Grande Fratello, prima dei quattro nuovi, è nel comune di Cervia, il tratto della statale 16 Adriatica nei pressi dell’incrocio della Madonna del Pino. Dal 23 marzo scorso, secondo la comunicazione ufficiale fornita a suo tempo dall’assessore Gianni Grandu, gli apparecchi sorvegliano sia il traffico verso Rimini che quello verso Ravenna. Lo stesso Grandu, dopo una nostra esplicita richiesta telefonica e scritta, fa sapere che «complessivamente sono stati rilevate 16.998 infrazioni al limite di velocità sommando quelle in direzione di Ravenna dall’8 aprile al 31 maggio e quelle in direzione Rimini dal 18 al 31 maggio». L’assessore, 35 anni di servizio in polizia di Stato prima di entrare in Comune, va anche nel dettaglio economico: «La somma incassata dall’8 aprile al 31 maggio è di 531.846 euro mentre i verbali pagati al 31 maggio sono 5.016».

Prima di Cervia era stata la volta di Lugo. Il punto nel mirino è in via Quarantola nel tratto in corrispondenza dell’incrocio con via Bizzuno che conduce all’omonima frazione. Un lungo rettilineo teatro di frequenti incidenti. Dall’1 ottobre 2014 al 31 maggio scorso – fa sapere Lorenza Mazzotti, comandante della polizia provinciale – su quasi 2,5 milioni di veicoli transitati sono state scattate 7.637 fotografie per accompagnare altrettanti verbali. Il trend è in netto calo: si è passati dalle 192 infrazioni del primo giorno (di cui 57 in orario notturno, tra le 22 e le 7, che prevede un aumento della sanzione di un terzo) alle 15-16 dell’ultimo periodo. La maggior parte dei veicoli pizzicati è passata con una velocità inferiore ai 110 km orari ma non è mancato qualche recordman a 160. Appena 15 i ricorsi presentati al giudice di pace e sette verbali su dieci sono stati pagati entro i sessanta giorni concessi dal codice della strada per un incasso totale, aggiornato a due mesi fa, che si aggira sui 750mila euro.

Dalla fine del 2014 è in funzione anche una postazione di controllo a Faenza. Misura la velocità di chi viaggia su via Ravegnana, in direzione Ravenna, all’altezza di Mezzeno. Il comandante della polizia municipale manfreda, Paolo Ravaioli, ci fornisce i dati dei primi cinque mesi del 2015: poco più di 3.300 multe di cui una con una velocità che superava il limite (70) di oltre 60 km orari, sessanta erano tra 40 orari e 60, settecento erano tra 10 e 40 e circa 2.600 entro i 10. L’incasso totale si aggira sui 220mila euro, più o meno la metà del totale sanzionato. L’andamento delle sanzioni è ancora costante dall’attivazione: «Per ora non si vedono diminuzioni – commenta Ravaioli – ma è fisiologico che a un certo punto arriveranno».

Completiamo la mappa dei velox fissi in provincia con quello operativo a Castel Bolognese, in via Borello per chi viaggia in entrata verso il paese. È installato dal 2013 e, in base alle statistiche del comandante locale di vigili urbani Stefano Manzelli, nel solo 2014 ha snocciolato 2.635 sanzioni mentre nel 2015 (fino al 17 giugno) ne sono arrivate 668 a testimoniare un sensibile calo delle infrazioni.

Occorre citare anche la statale 309 Romea. Il prossimo 27 luglio compirà tre anni il sistema Vergilius: da quando è nato ha bastonato quasi ottomila veicoli per eccesso di velocità, in media uno ogni 87 minuti in cui è stato in funzione. Il Vergilius però non misura la velocità istantanea ma quella media di percorrenza in entrambi i sensi di marcia (come fa il Tutor sulle autostrade) su un tratto di sette chilometri tra la rotonda delle Bassette e la rotonda di Marina Romea. Questo il dettaglio delle sanzioni elevate annualmente: 1.664 nel 2012 (con 1.784 ore di funzionamento), 1.905 nel 2013 (3.666), 3.234 nel 2014 (3.983) e 807 fino a oggi nel 2015 (1.608). È significativa l’analisi fatta dalla polizia stradale, che gestisce l’apparecchio, sugli incidenti rilevati prima e dopo il Vergilius: nei cinque anni precedenti rilevati 59 incidenti con otto morti, dopo l’installazione una decina di incidenti senza morti.

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