Una ragazza lecca un gelato e anche il Comune protesta: «Pubblicità sessista»

L’assessore contro una gelateria: eliminate le foto con la scritta “Noi lo facciamo tutti i giorni”. Ma è polemica: «Sono questi i problemi?»

Una ragazza lecca un gelato e sulla foto campeggia la scritta “Noi lo facciamo tutti i giorni”. Il gelato, certo. Ma il doppio senso è piuttosto evidente e naturalmente non è piaciuto a tutti. In primis a sollevare un polverone sulla pubblicità di una nota gelateria di Ravenna (Nova, in viale Randi) è stato un gruppo Facebook composto da circa 5mila membri che segnala le pubblicità considerate sessiste in tutta Italia. Succedeva il 27 luglio, dopo che il giorno prima la gelateria in questione aveva deciso di rilanciare (sempre e solo sul social network) quel manifesto virtuale, in realtà realizzato (e pubblicato on line) già più di due anni fa senza scatenare particolari reazioni.

Dal gruppo contro le pubblicità sessiste parte una sorta di guerra alla gelateria, accusata di aver ridotto la donna, con quel manifesto, a un mero oggetto sessuale. Il responsabile Giulio Bertozzi ci racconta di aver bannato una quarantina di persone che avrebbero inviato offese a lui e alla gelateria per quella pubblicità. Senza contare le recensioni negative su Trip Advisor (poi eliminate dal sito in quanto considerate come una sorta di spam), pubblicate perfino da utenti di Cagliari.

Lo scandalo virtuale arriva così anche nella città della gelateria, con l’assessore alle Politiche di genere del Comune di Ravenna, Giovanna Piaia, che alla vigilia del Ferragosto ha invitato sempre su Facebook alla «protesta collettiva» anche tramite il sito istituzionale www.immagineamicheravenna.it, voluto direttamente dal Comune e strumento dell’Osservatorio che svolge attività di monitoraggio e controllo sulle immagini pubblicitarie e commerciali sul tema “del rispetto e della valorizzazione in forma realistica delle donne nel campo della comunicazione e dell’immagine in generale”.

«Come prassi ordinaria – spiega l’assessore Piaia sul sito internet istituzionale – possiamo intervenire in modo diretto con il solo metodo persuasivo essendo il soggetto un privato che espone le proprie immagini nella pagina Facebook e in questo caso come Osservatorio non abbiamo titolarità di intervento come potremmo avere sugli spazi pubblicitari urbani che Ravenna Entrate autorizza». È quindi partita quella che viene descritta come una «protesta collettiva» con il sito istituzionale del Comune che invita «tutti i cittadini» a manifestare su Facebook «il proprio sdegno verso questo tipo di pubblicità volgare e offensiva».

Una protesta che ha ottenuto il giorno dopo, oggi, sabato 15 agosto, un primo risultato. Le immagini incriminate sono infatti state cancellate dalla stessa gelateria, che in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook non stempera però certo i toni. «In giro c’è molto di peggio e ci sono problemi molto più seri di questo anche a Ravenna». E ancora: «Se per caso nella foto ci fosse il nostro responsabile commerciale e amministrativo (cioè un uomo) intento a leccare una coppetta gelato o un cono come nelle immagini incriminate il problema sessista, come dite voi, ci sarebbe lo stesso? Viviamo in un mondo dove ogni giorno si vedono tette e culi ovunque (giornali, tv e cartelloni pubblicitari ) e il problema è una ragazza o un ragazzo che lecca un gelato? Comunque per non creare problemi gravi a queste persone che si sentono offese, le immagini per ora sono state tolte, non lo troviamo giusto perché limitano la nostra libertà però le eliminiamo».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24