Komikazen: il fumetto di realtà tra crisi greca e militanza verde

Torna la rassegna con incontri, workshop, laboratori e mostre a Mirada e palazzo Rava

di Sabina Ghinassi

Per cinque giorni, dall’8 al 12 ottobre, Ravenna si trasforma nella capitale italiana del fumetto di realtà grazie all’edizione 2015 di Komikazen, il primo festival interamente pensato intorno al reportage e alla riflessione sociale, politica e narrativa attraverso il fumetto e le immagini, progettato e organizzato dall’Associazione Mirada.

Quest’anno il focus è sulla crisi greca vista da cartoonist e vignettisti greci grazie all’ampia sezione espositiva allestita alle cantine di Palazzo Rava di via di Roma (vernice il 10 ottobre alle 19) che disegna la mappa e le interpretazioni di questo momento drammatico attraverso le opere di cinquantacinque artisti diversi pubblicate dal quotidiano Efimerida ton Syntakton: una sorta di cahier de vie tragico, ironico e fulminante nelle intuizioni e nella lucidità narrativa. Per 55 settimane è apparsa sull’inserto del sabato una storia realizzata da un disegnatore diverso sullo stesso tema “Il giorno della crisi”, che in greco suona anche come “il giorno del giudizio”. Queste storie sono esposte nella  mostra collettiva allestita a Palazzo Ravaioli presso le Cantine di Palazzo Rava a Ravenna: La linea della crisi.

Il catalogo di quest’anno è un diario di bordo di queste storie. Un diario da guardare e da sfogliare con gli occhi, entrando nella sintesi tragica e allo stesso tempo ironica, di qualcosa che abbiamo percepito, come sempre avviene nelle grandi crisi economiche del XXI secolo, come un’entità astratta e fagocitante in grado di ingoiare le nostre vite attraverso meccanismi occulti e criptici.

Ecco, questa mostra è l’occasione per dare corpo e senso al perché e al come di questa crisi, che ha coinvolto e continua a coinvolgere anche tutti noi e la nostra percezione dell’Europa.

Da non perdere, tuttavia, sono anche le altre presenze che, in qualche modo, disegnano la linea di una crisi contemporanea più globale che coinvolge le libertà civili e l’idea stessa di libertà come valore: Komikazen, quest’anno, ha scelto di porsi sul confine delle criticità del mondo Occidentale per raccontare, attraverso molti esempi e incontri (non soltanto espositivi, ma spesso anche formativi), una visione critica, ma anche costruttiva, di assunzione di responsabilità etica nella per il possibile cambiamento nel mondo.  Un cambiamento tracciato sul filo di una, dieci, mille matite, più sovversive di una bomba e della violenza e di centinaia di ideologie. Attraverso una pluralità di voci diverse racconta la stessa sovversione, che è in fondo quella stessa della matita di Wolinski e degli altri di Charlie Hebdo, perché ora una matita è diventata più pericolosa di un dibattito televisivo. Incide la coscienza collettiva più in fretta e in modo permanente, come un tatuaggio che resta per sempre sulla pelle. Di questi tatuaggi Komikazen è pienissimo nell’edizione 2015. Si parte dal libro Architetture resistenti della disegnatrice Marta Gerardi che, con Filippo Pambianco dell’Archibiotico e ad Alberto Giorgio Cassani, dialoga intorno alla domanda: “un’architettura può essere militante, contro la barbarie della speculazione edilizia, l’invasione di stupidità estetica e cemento del nostro orizzonte?”.

In seguito, dal 9 ottobre, passando dal vignettista, scomodissimo e acclamatissimo negli Usa, Ted Rall che farà un workshop a numero chiuso alle Cantine di Palazzo Rava (per partecipare è bene prenotare entro l’8 ottobre) e incontrerà il pubblico sabato 10 ottobre, si arriva ai greci Ghiannis IoannouSoloup, insieme al sudanese esiliato in Qatar, Khalid Albaih.

Il 10 ottobre, sempre alle Cantine di Palazzo Rava, la curatrice Elettra Stamboulis intervisterà intorno all’idea di graphic journalism Gary EmburyAugusto PaimKara Sievewright e Pietro Scarnera; poi, alla Sala Muratori della Biblioteca Classense Tahar Lamri parlerà  con Khalid Albaih, Cem Dinlenmis, la reporter Laura Silvia Battaglia; ci saranno anche incontri con il disegnatore e attivista brasiliano Carlos Latuff, Soloup, Ghiannis IoannouGhiannis Michailidis e Ghiannis Koukoulas.

A Kara Sievewright è invece dedicata Decolonial Love, la seconda delle mostre di Komikazen, alla Galleria Mirada di Via Mazzini. Sievewright è una scrittrice, artista, designer e attivista canadese che vive nelle isole Haida Gwai, un arcipelago nel nord del Pacifico dove risiedono le comunità indigene Haida, Tingit e Tsimshian, rivendicato negli ultimi centocinquanta anni dallo stato canadese. Le opere in mostra raccontano la lotta disegnata dell’artista per il popolo Haida, per la natura incontaminata e per le molte specie protette minacciate dall’uomo che vivono nell’arcipelago. Si tratta di narrazioni e immagini bellissime, forti e raffinate, dalle quali emerge con  profondità lirica una sensibilità ecologica e antropologica al tempo stesso,  tracciata sul filo di una matita “verde” che ancora una volta segna una dichiarata e innegabile assunzione di responsabilità attiva nei confronti del mondo.

IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO.

GIOVEDÌ 8 OTTOBRE

21.00 | Architetture Resistenti
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
La disegnatrice Marta Gerardi e Filippo Pambianco dell’Archibiotico – Associazione Giovani Architetti Forlì-Cesena – dialogano con Alberto Giorgio Cassani, architetto e docente dell’Accademia di Venezia e Ravenna.  Architetture resistenti è un libro a fumetti in cui protagoniste sono le architetture militanti, coraggiose, visionarie, che celebrano la voglia di resistere: al fascismo, alla speculazione, all’economia selvaggia. Un felice incontro tra fumetto e architettura.
Nell’ambito della rassegna Ri-uso Architettura OFF.

VENERDÌ 9  OTTOBRE

9.00 – 17.00 | Workshop con Ted Rall
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
Workshop a numero chiuso con l’icona del graphic journalism statunitense.
Per iscrizioni scrivere ad Associazione Mirada via email (info@mirada.it) entro il 6 ottobre 2015.

17.00 | La linea della crisi
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
I vignettisti greci Ghiannis Ioannou e Soloup insieme a Khalid Albaih, disegnatore sudanese in esilio in Qatar, saranno intervistati da Carlo Gubitosa. Rappresentare l’emergenza continua: dalla Grecia sotto assedio economico alla catastrofe dell’accoglienza. Come ha rappresentato il disegno la linea della crisi? Ce lo raccontano Ghiannis Ioannou, capostipite della odierna scuola satirica greca, Soloup, fumettista ateniese che ha recentemente realizzato Aivali – una graphic novel che racconta lo scambio delle popolazioni tra Turchia e Grecia all’indomani del Trattato di Losanna – e il disegnatore Kahalid Albaih, che attraverso le sue vignette, in prima linea dalle prime fasi delle proteste arabe del 2011, racconta un’altra visione dell’Africa.

19.00 | Decolonial Love – personale di Kara Sievewright
GALLERIA MIRADA, VIA MAZZINI 83
Inaugurazione della personale dell’artista canadese Kara Sievewright. Kara vive in un arcipelago nel nord del Pacifico rivendicato dal Canada in cui risiede la popolazione indigena degli Haida e oltre ad essere una fumettista e un’illustratrice è anche un’attivista per i diritti del suo popolo e per la difesa dell’ambiente. I fumetti e le illustrazioni di Kara raccontano storie della resistenza e della tradizione del popolo Haida, della distruzione ecologica e storie di fantasia. Non solo le tematiche, ma anche le soluzioni figurative di questa artista sono embrionalmente legate alle forme e agli elementi naturali dell’ambiente nel quale vive e per il quale si batte.

21.00 | Come il colore della terra
DOCK 61, VIA MAGAZZINI POSTERIORI 61
Presentazione del libro, incontro con gli autori e inaugurazione della mostra con le tavole originali.
Come il colore della terra è un libro a fumetti che racconta la storia di due bambini indigeni del Chiapas sullo sfondo della rivoluzione zapatista degli anni ‘90 in Messico. Disegnata dall’eccellente matita di Nicola Gobbi, questa favola magica realizzata su una sceneggiatura di Marco Gastoni ci svela come in questa terra ancestrale sia ancora possibile vivere in armonia con la natura.

SABATO 10 OTTOBRE

10.00 -12.00 | Rappresentare l’Islam
SALA MURATORI DELLA BIBLIOTECA CLASSENSE, VIA BACCARINI 3
Khalid Albaih, vignettista sudanese in esilio in Qatar a causa del forte impatto politico dei suoi disegni,  Cem Dinlenmiş, vignettista turco le cui graffianti storie trattano temi legati ai diritti civili e alla libera espressione, e la giornalista freelance Laura Silvia Battaglia, corrispondente dallo Yemen per diverse testate giornalistiche italiane e internazionali, saranno intervistati da Tahar Lamri.

15.00 | Giornalismo a fumetti
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
Intervista a Gary Embury, Augusto Paim, Kara Sievewright e Pietro Scarnera.
Elettra Stamboulis intervisterà alcuni tra i protagonisti internazionali e nostrani del graphic journalism, indagando su come, al giorno d’oggi, sia possibile e proficuo affiancare il disegno a lavori documentaristici, di reportage e d’inchiesta.

17.00 | Fumetti e web
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
Ted Rall, Carlos Latuff, coordinati da Matteo Stefanelli.
Ted Rall, uno dei padri del Graphic Journalism americano, dialoga con il disegnatore e attivista brasiliano Carlos Latuff: si può cambiare il mondo con il disegno? Quali ostacoli ci sono alla libera espressione? Due protagonisti intervistati dall’ideatore di Fumettologica e ricercatore dell’Università Cattolica di Milano, Matteo Stefanelli.

19.00 | La linea della crisi
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
Inaugurazione della mostra, cena e incontro con gli autori greci.
In occasione dell’apertura di questa esposizione sull’onda della satira ellenica, si terrà l’incontro con i disegnatori e i giornalisti greci Soloup, Ghiannis Ioannou, Ghiannis Michailidis e Ghiannis Koukoulas, giornalista del quotidiano ateniese Efimerida Ton Syntakton e curatore dell’inserto interamente dedicato al fumetto “Karè Karè”, a cui appunto la mostra è dedicata. Un panorama vasto e documentato della nona arte greca in tempo di crisi.

00.00 | Il brindisi senza crisi
GALLERIA MIRADA, VIA MAZZINI 83
Tradizionale brindisi della mezzanotte con gli autori, i giornalisti, il pubblico in galleria. Via dalla pazza folla, vicini al disegno.

DOMENICA 11 OTTOBRE

10.00 -12.00 | Yoga a fumetti
CANTINE DI PALAZZO RAVA, VIA ROMA 117
Due sessioni gratuite di yoga con maestri della città sotto l’occhio dei disegnatori che racconteranno il rapporto stretto tra yoga e disegno. O semplicemente quello che vedono! Tutti possono partecipare.

18.00 | I disegni per dirlo
CASA DELLE DONNE, VIA MAGGIORE 120
Con Lucia Biagi e Alessia Di Giovanni. Due stili diversi, due punti di osservazione obliqui, lo stesso tema: l’interruzione di gravidanza. “Punto di fuga” di Biagi affronta il tema della scelta e della crescita attraverso la giovane Sabrina, con delicatezza, ma senza essere edulcorato. Alessia di Giovanni, sceneggiatrice di “Piena di niente” ha riscritto invece quattro storie vere, disegnate con libertà e tensione da Darkam. Con uno spiazzante gioco da tavolo finale.

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