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    Categoria: società

Morti, toilette, parcheggi e ponte mobile Ecco il business milionario di Azimut  

Società a capitale misto: 60 percento pubblico e 40 a un consorzio che contiene Cmc e Ciclat. Nel 2014 valore della produzione 11 mln

Azimut è una società per azioni a capitale misto pubblico-privato con maggioranza pubblica (56 dipendenti in totale): il 59,8 percento fa capo a Ravenna Holding, la Spa in mano ai Comuni di Ravenna (83,5 percento), Cervia (10,9) e Faenza (5,6) e in cui i Comuni hanno confluito le rispettive partecipazioni. Azimut gestisce una settantina di cimiteri dislocati nei comuni di Ravenna, Faenza, Cervia, Bagnacavallo e Castelbolognese, i due impianti di cremazione a Ravenna e Faenza e le camere mortuarie di Cervia e Ravenna. Si occupa inoltre di manutenzione verde (a Ravenna), disinfestazione (a Ravenna e Cervia), toilette pubbliche automatiche a gettone (Ravenna), servizio sosta su strisce blu (Ravenna e Cervia) e dal 2014 ha la gestione del ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna per tre anni.

L’assetto di controllo attuale si è definito nel 2012 quando nella compagine societaria ha fatto il suo ingresso il socio privato Antares, acquisendo il 40 percento delle quote per 2,89 milioni di euro vincendo una gara pubblica (non arrivarono altre domande e a suo tempo la vicenda finì anche in un esposto all’Anticorruzione presentanto da Alvaro Ancisi di Lpr) per la ricerca di un socio privato con contestuale affidamento di compiti operativi allo stesso nuovo socio per la durata di 15 anni. La cordata aggiudicataria – il Consorzio nazionale servizi (Cns) di Bologna e il Consorzio italiano cooperativa lavoratori ausiliari traffico (Ciclat) di Bologna – si è poi consolidata nella società consortile Antares con sede a Ravenna in via Trieste 76, stesso indirizzo della Cmc che infatti figura tra i quattro soci di Antares con il 28 percento. Il resto del pacchetto azionario di Antares è suddiviso fra altre tre cooperative: il 49 percento a Ciclat, il 18 percento a Deltambiente, il 5 percento a San Vitale.

Il consiglio di amministrazione di Azimut, rinnovato lo scorso luglio, è così composto (fra parentesi incarichi e compensi annui lordi omnicrompresivi): Roberto Fagnani (presidente, 22mila euro), Stefano Di Stefano (amministratore delegato, 42mila), Emanuele Rocchi (vicepresidente, 8mila), Cesare Bagnari (consigliere, 7mila), Concetta Genovese (consigliere, 7mila). Al presidente e all’Ad viene riconosciuta una indennità di risultato in base al raggiungimento dei risultati fino al 50 percendo del compenso annuo lordo per il presidente e 100 percento per l’Ad.

L’esercizio 2014 si è chiuso con un utile netto di 950mila euro (8,56 percento del valore della produzione e in aumento del 22,66 percento rispetto all’anno precedente): 47mila euro andati come riserva legale, 505mila ai soci, 398mila euro a riserva straordinaria. Il valore della produzione 2014 ammonta a 11 milioni di euro con un incremento di ricavi dell’11,6 percento rispetto all’anno precedente: quasi 6 milioni vengono dai cimiteri e quasi due vengono dal verde. Nel 2015 l’intervento più consistente è stato la realizzazione del parcheggio sopraelevato di via Guidarelli per sostituire i posti auto persi dalla pedonalizzazione di piazza Kennedy.