Liverani (Pd): «Trascriverò le nozze gay» E il vicesindaco repubblicano si arrabbia

Il candidato dei democratici tra i firmatari della petizione insieme a Sutter (Ra in Comune). Mingozzi: «Si devono rispettare le leggi»

Mentre continua la trattativa per arrivare a un’alleanza tra Pd e Pri alle prossime amministrative di Ravenna, il vicesindaco repubblicano, Giannantonio Mingozzi, invia alla stampa una nota in cui attacca il candidato a sindaco dei democratici, Enrico Liverani. Il tema è quello delle nozze gay, all’indomani della consegna di una petizione firmata da mille persone che chiede al sindaco Matteucci di trascrivere sul registro del Comune quelli celebrati all’estero (vedi articoli correlati). Un gesto forte, anche se solo simbolico, in mancanza di una legge nazionale, che Matteucci nei mesi scorsi si è rifiutato di compiere. Ma che si dicono pronti a fare, invece, i due candidati presentatisi ufficialmente finora, quella della lista di sinsitra Ravenna in Comune, Raffaella Sutter, e appunto Liverani. Entrambi, tra l’altro, sono tra i mille che hanno firmato la petizione.

«Le affermazioni del candidato a sindaco del Pd (il riferimento è a una breve intervista in cui Liverani conferma la sua posizione apparsa oggi sul Carlino, ndr),  disponibile a compiere  “gesti simbolici” – attacca Mingozzi nella nota – non fanno parte né di una battaglia laica, né di civiltà: le istituzioni e i sindaci in particolare debbono rispettare leggi e Costituzione altrimenti non operano come ufficiali di Governo ma rischiano di fomentare atti illegittimi e giuridicamente inesistenti. Un sindaco, anche in qualità di  candidato, non può decidere secondo il proprio orientamento contribuendo così ad una geografia dei comuni dove si può essere o meno sposati a seconda delle personali convinzioni sulla registrazione e in materia di Stato Civile. Il vero atto politico, laico e di civiltà, è quello di battersi affinchè il legislatore  provveda in Parlamento. Tutto il resto, a fronte dell’art.29 della Costituzione Italiana è già normato, come affermato più volte dalla Corte Costituzionale che ci ricorda come la condizione di coppia omosessuale sia giuridicamente riconosciuta e tutelata. Ma il matrimonio, oggi, è un’altra cosa e un sindaco non può andare né oltre la legge né contro di essa, neppure in campagna elettorale».

RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24