Camst investe due milioni in città Self-service e osteria-pizzeria

Nei locali di una banca si trasferisce il Bizantino dal mercato coperto Accanto ci sarà Gustavo: tutti i tipi di impasti le sere e nel weekend

Oltre due milioni di euro: è il capitale investito a Ravenna da Camst, cooperativa bolognese tra i leader nella ristorazione collettiva e commerciale con un fatturato annuo di 500 milioni, per dare vita al binomio Gustavo-Bizantino. In via Mariani, accanto al teatro Alighieri nei locali una volta occupati da una banca, si è trasferito lo storico ristorante self-service ddopo 24 anni al mercato coperto (Bizantino) collegato a un nuovo locale (Gustavo) in cui poter ordinare piadine e pizze con qualsiasi tipo di impasto accompagnate dagli affettati e formaggi della tradizione emiliano-romagnola. Al taglio del nastro, venerdì 13 novembre, erano presenti il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e la presidente di Camst Antonella Pasquariello.

A pranzo dal lunedì al venerdì self-service Bizantino, di sera e a pranzo il sabato e la domenica, Gustavo: «Sarà un locale del tutto differente dal Bizantino –aveva anticipato a Ravenna&Dintorni Roberto Finocchiaro di Camst –, innovativo, con interni in legno progettati da un grosso studio di architetti (Giovanni Cenni di Cattolica, ndr), aperto tutti i giorni, domenica compresa». Arredi e interni in legno in stile vintage, «senza far mancare servizi importanti per i clienti come il wifi gratuito e le stazioni di ricarica per gli smartphone». Oltre alle 10-12 persone che lavoravano già al ristorante del mercato coperto, Camst assumerà altre 4-5 figure per via dell’ampliamento del servizio.

«Apprezzo molto – ha affermato Matteucci – la scelta di Camst di mantenere in città un punto di ristorazione veloce a prezzi contenuti. Si tratta di un servizio molto utile per i turisti e per gli studenti, ma anche per le numerose persone che lavorano nel centro cittadino. Sono felice quando in centro storico aprono nuove attività: in questo modo si rende la città più vivace ed accogliente». Pasquariello, numero uno di Camst, ha sottolineato «quanto l’azienda consideri strategica per il proprio sviluppo la città di Ravenna. Con questo nuovo locale vogliamo dare, inoltre, un ulteriore contributo per vivacizzare il contesto urbano in cui è inserito».

Camst, nata a Bologna nel giugno del 1945, è presente sul territorio ravennate da quarant’anni. Oggi, nella sola Ravenna, Camst conta 560 lavoratori, di cui oltre il 70 percento soci della cooperativa. La storia ravennate comincia infatti nel 1976, con l’apertura della prima cucina centralizzata che preparava pasti per i lavoratori delle aziende. Nel 1979 apre poi “La Cucinona”, il primo ristorante self-service della città. Negli anni ’80 e ’90 continuano gli investimenti con l’apertura di nuovi self-service a marchio Tavolamica nelle zone industriali (Bassette, Fornace Zarattini) e del self-service Magnosfera al centro commerciale Esp. Nel 1991 apre il Bizantino. Nel 2000 viene costituita la società mista pubblico-privato “Lugo Catering”, oggi “Bassa Romagna Catering”, composta da Camst e da nove comuni della provincia di Ravenna: oggi eroga 1,5 milioni di pasti l’anno a scuole e strutture socio-sanitarie-assistenziali, impiegando circa 120 lavoratori.

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