lunedì
16 Giugno 2025
Dopo gli attacchi di Parigi

La moschea: «Allah non tollera violenza» La prefettura dispone più controlli in città

La condanna degli attentanti e la solidarietà del centro di cultura islamica per le vittime in Francia: «Ora evitiamo una spirale di odio»

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«Il nostro pensiero dolorante va per tutte le vittime innocenti di questi attacco terroristico, e la solidarietà ai loro famigliari e tutta la Francia». Il centro di cultura e di studi islamici della Romagna (Ccsir) che ha costruito e gestisce la mosche di Ravenna in via Rossa, la seconda in Italia per dimensioni, è vicino alle vittime degli attacchi terroristici di Parigi. A parlare è l’architetto Basel Ahmed, presidente del Ccsir, che invia una nota alla stampa. Per gli autori di quelle violenze non c’è alcuna pietà: «La violenza praticata nel nome di Dio non ha nulla a che vedere con l’Islam e i suoi principi. Allah non tollera tale violenza e siamo certi che saranno puniti e castigati, coloro che fanno questi atti, sia in questa vita che nell’altra vita, solo Allah sa come».

L’invito dalla moschea ravennate – che per la prima volta diffonde una nota stampa a commento di episodi di violenza di presunta matrici islamista – è rivolto a tutti i cittadini ravennati di fede musulmana perché «esprimano la loro rabbia e dolore per questo attacco terroristico a Parigi». Condannando «in pieno senza mezzi termini non solo questo ma tutti gli attacchi contro l’umanità. La fede Musulmana come tutte le altre religioni crede nella pace e contro la violenza».

Il presidente dell’associazione è preoccupato di quelle che potranno essere le conseguenze di questi attacchi, il timore «che possano innescare in qualche modo, una spirale di odio e di violenza nelle nostre società». Per questo Ahmed ribadisce che «oggi più che mai abbiamo bisogno di stare insieme, e lavorare per abbattere i muri creati da ignoranza e diffidenza ed aprire le porte al dialogo e alla conoscenza. Solo tutti insieme possiamo portare avanti e diffondere la cultura della pace, solidarietà e la civile convivenza».

Nel frattempo via Twitter il sindaco Fabrizio Matteucci ha annunciato l’avvenuto incontro con il prefetto Francesco Russo: è stato disposto «l’nnalzamento dei servizi di controllo e prevenzione, a Ravenna come in tutte le città italiane». Il primo cittadino ha poi aggiunto un altro tweet: «Il nostro cuore è a Parigi. Ravenna abbraccia Ouidad Bakkali e tutti i ravennati adesso a Parigi. Dobbiamo essere uniti contro il terrorismo». Ricordiamo infatti che l’assessore Bakkali (Cultura e Istruzione) si trova nella capitale francese ed era al bar Carillon nel decimo arrondissement quando è stato assaltato dal commando di terroristi: la 29enne sta bene (vedi articoli correlati).

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