Il sindaco: «Se ci sono frange fondamentaliste vanno isolate»

Matteucci dopo gli attentati in Francia: «Bisogna schiacciare l’Isis, ci vuole pace con chi pratica la propria religione in pace»

«Io credo che nelle nostre città, e anche a Ravenna, ci voglia pace con chi pratica la propria religione in pace. Vanno individuate e isolate le frange fondamentaliste, che ci sono». È il passaggio finale di una più articolata riflessione scritta inviata dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, alla stampa a tre giorni dai tragici attentati di Parigi che hanno causato la morte di 129 persone, colpendo l’opinione pubblica anche nella comunità locale ravennate. Anche, ma non solo, perché diversi ravennati si trovavano nella capitale francese, in particolare l’assessore comunale Ouidad Bakkali che è scampata alla sparatoria al bar Carillon dove si trovava in compagnia del fidanzato Emilio Macchia.

A parte il marginale riferimento a Ravenna appena citato, Matteucci allarga la sua riflessione (dal link in fondo alla pagina il testo integrale) a temi e questioni di politica internazionale. Il tutto riassunto dal messaggio iniziale: «Bisogna schiacciare l’Isis. Per farlo purtroppo è necessario anche l’uso della forza. Per prima cosa vanno individuati bene, non in modo confuso, il nemico e gli obbiettivi, per evitare gli errori e i disastri combinati in Iraq e in Libia. Schiacciare l’Isis, che rispetto a Al Qaida ha una novità: l’ambizione territoriale, l’esistenza di alcuni nuclei di califfato che hanno peraltro una forza di attrazione e mobilitazione anche su nuclei di giovani che vivono in Europa. Una parte dell’Iraq, una parte della Siria, una parte della Libia. Il nostro nemico non è il mondo islamico. Lo scontro è fra umanità e barbarie, non fra Occidente e Islam. Lo scontro è fra diritti universali dell’uomo e fondamentalismo che ammazza i diritti delle persone. Lo scontro non è fra fra due civiltà: lo scontro che dobbiamo ingaggiare è fra la civiltà universale dei diritti delle persone e la negazione di questa civiltà. Per vincerlo».

Il primo cittadino continua abbozzando quelle che a suo giudizio dovrebbero essere le linee per costituire una coalizione contro il terrore: «Insieme alla individuazione esatta dei nemici da colpire e degli obbiettivi da raggiungere, bisogna costruire con cura le alleanze. Si deve costruire uno scenario per vincere. Bisogna cercare la collaborazione con tutti quelli disposti a combattere questi nemici. Ad esempio non è accettabile che uno Stato della Nato come la Turchia attacchi sistematicamente i Curdi. Nell’alleanza per schiacciare l’Isis vanno coinvolte da subito anche nazioni a prevalenza islamica, combattendo e isolando le frange fondamentaliste. Emarginare chi usa la religione per fare la guerra, vincere questa guerra vivendo in pace con tutti quelli che vogliono vivere in pace».

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