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    Categoria: società

L’autista del bus fa pagare il biglietto e viene preso a pugni in faccia

Caccia al passeggero che pretendeva la restituzione dei soldi perché aveva dimenticato l’abbonamento. Filmato dalle telecamere di sicurezza

Quando è rimasto solo a bordo ha chiesto all’autista del bus di fermarsi e dopo aver indossato i guanti lo ha preso a pugni in faccia perché si è rifiutato di restituire i 3 euro del biglietto che riteneva di dover avere in quanto aveva solo dimenticato a casa l’abbonamento. I carabinieri sono alla ricerca dell’autore della brutale aggressione andata in scena verso le 15.30 di ieri, 28 dicembre, a Torri di Mezzano in via Zuccherificio all’altezza dello stabilimento Tozzi a bordo di un mezzo Start della linea 161 che collega Savarna ad Alfonsine. Prima di allontanarsi a piedi, l’aggressore ha cercato invano anche di manomettere le telecamere di videosorveglianza. L’autista, un 53enne con 30 anni di esperienza sui mezzi pubblici, ne avrà per alcuni giorni: non ha fratture ma solo contusioni e escoriazioni.

Secondo quanto si apprende dalle pagine dei quotidiani locali, l’autore dell’aggressione sarebbe un giovane sui 30 anni, quasi certamente italiano. È salito in piazza a Savarna e subito sono iniziati gli scontri verbali con l’autista che gli ha chiesto di esibire il tagliando di viaggio: il giovane ha sostenuto di aver dimenticato a casa l’abbonamento e così gli è stato chiesto il pagamento del biglietto maggiorato. Pagamento avvenuto non senza insulti e volgarità. Poi l’escalation a Mezzano. La richiesta di una fermata improvvisa, la pretesa di riavere il denaro, il rifiuto dell’autista, i pugni in faccia. Le telecamere di sicurezza installate sui mezzi e azionate dall’autista quando ha capito che il clima si sta scaldando, potrebbero fornire un valido supporto alle indagini.

«Ho parlato con il nostro autista aggredito oggi in modo vile da un mascalzone – ha scritto il sindaco Fabrizio Matteucci ieri sera su Facebook –. Gli ho espresso la solidarietà di tutti i ravennati. Speriamo che l’aggressore venga preso dalle forze dell’ordine».