La marcia della pace contro l’indifferenza Diocesi, ortodossi e islam insieme

Il 31 dicembre dal Duomo fino a Santa Maria in Porto con l’apertura della seconda porta santa giubilare. Parteciperà anche il sindaco

La 49esima giornata mondiale della pace si celebrerà anche a Ravenna con l’ormai tradizionale marcia della pace organizzata dall’arcidiocesi: l’appuntamento per la partenza è il 31 dicembre alle 16.30 in piazza Duomo. Questo il percorso: piazza Duomo, carcere di via Port’Aurea, Opera di Santa Teresa, piazza del Popolo, chiesa di Santo Spirito, Santa Maria in Porto dove l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni aprirà la seconda porta sannta del giubileo della diocesi verso le 18.15.

Ogni anno, il primo gennaio, viene inviato a tutte le cancellerie del mondo il messaggio del Papa in occasione della Giornata della Pace, quest’anno incentrato sull’indifferenza. Papa Francesco ribadisce che «l’indifferenza è una delle cause principali della mancanza di pace nel mondo e si può vincere solo con una apertura in senso solidale delle coscienze». Significativa la partecipazione all’iniziativa di rappresentanti delle chiese ortodosse di Ravenna e del centro di cultura e di studi Islamici della Romagna, oltre che delle parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi diocesani.

«Attraversare una porta santa significa accogliere la misericordia del Padre che porta al perdono – spiega il direttore dell’ufficio di Pastorale Sociale della diocesi Luciano Di Buò -, un elemento indispensabile per costruire la pace. L’intenzione era arrivare fino alla moschea ma il percorso si sarebbe allungato troppo. Avremo certamente con noi durante la marcia alcuni profughi, di quelli che sono ospitati a Santa Teresa e anche fedeli del centro islamico. La loro partecipazione è il risultato di una serie di rapporti che si sono intensificati quest’anno con l’organizzazione di diverse iniziative insieme, a partire dalla fiaccolata dopo gli attentati di Parigi».

Alla marcia parteciperà anche il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci: «Ci sarò con la fascia tricolore, come il 20 novembre in piazza San Francesco, alla fiaccolata dopo la strage di Parigi: insieme a me c’era anche il nostro Enrico Liverani, poche ore prima di lasciarci per sempre. Anche in questa occasione la comunità musulmana ravennate aderisce alla fiaccolata promossa dal nostro Arcivescovo. È una bella cosa. Nelle nostre città, a Ravenna, vogliamo vivere in pace con chi pratica la propria religione in pace. A Ravenna, come in molte altre città, abbiamo scovato singoli terroristi internazionali che non hanno messo e non metteranno mai radici a casa nostra. Lo scontro non è fra due civiltà, non è fra Occidente e Islam. Lo scontro è fra diritti universali dell’uomo e fondamentalismo che distrugge i diritti delle persone. Ravenna non cadrà nella trappola dell’equazione immigrati uguali delinquenti, profughi uguali terroristi. A chi viene in pace chiediamo di osservare le nostre leggi e le nostre regole e di rispettare le nostre tradizioni. Noi rispettiamo la loro identità dentro la cornice irrinunciabile dei doveri e di diritti scritti nella Costituzione della Repubblica».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24