Quella striscia di prato che ha fatto decollare oltre 300 persone

Anche il motociclista Melandri tra i piloti brevettati in 30 anni alla scuola Ali di Classe. E il direttore si è costruito il suo aereo…

Dal 1987 hanno rilasciato più di trecento brevetti di volo per ultraleggeri. La scuola dell’aeroclub Ali di Classe a Lido di Classe si avvia al 30esimo compleanno con una compagine di circa un centinaio di soci iscritti «da ogni ceto sociale, dall’artigiano all’ingegnere», riassume Gianfranco Cortesi, nello staff dal 1992 e presidente dal 2009. «Da noi si è brevettato anche il motociclista Marco Melandri».

L’aviosuperficie, intitolata all’asso della seconda guerra Mondiale Ennio Tarantola detto Banana, è provvista di sette hangar (che oltre ai velivoli del club ospitano anche dodici aerei di privati) con una pista di 660 metri in erba con illuminazione attivabile dall’aereo: «Il volo notturno non è consentito e questa è solo una sicurezza in più per le ore verso il tramonto».

La struttura, a due passi dal mare, è diventata un piccolo polo di attrazione turistica: «Abbiamo allestito un noleggio bici gratuito per chi atterra da noi venendo da altre città e passa il weekend in riviera». Ogni tanto in visita per consultare i registri della scuola viene anche qualche divisa: «Digos e reparti speciali ogni tanto passano a trovarci per essere al corrente di chi frequenta i corsi, con le disposizione antiterrorismo sono aumentati i controlli».

Cortesi racconta così l’attività dell’associazione: «Facciamo promozione del volo da diporto sportivo, promuovendo la sicurezza e la condivisione. È un passatempo meno costoso di quanto si pensi: per il brevetto ci vogliono circa tremila euro facendo un corso di almeno 35 ore di teoria e 16 di volo e poi i soci del club possono noleggiare uno dei nostri quattro velivoli a 100 euro all’ora tutto compreso». Certo, diverso è per chi vuole comprarsi il proprio giocattolino: «In quel caso ci vogliono almeno 70mila euro».

Comprarlo o noleggiarlo sono capaci tutti. Ma costruirlo da soli è un’altra cosa, c’è più gusto. Stefano Bezziccheri, direttore della scuola di volo Ali di Classe, ha assemblato il proprio ultraleggero da zero lavorando con il fratello Carlo. L’unico pezzo acquistato già fatto è stato il motore, il resto tutto a mano partendo dalle tavole di progetto acquistate dall’america con un corposo manuale di istruzioni. Lavorando dal 1995 al 2005 è nato così il Sierra-Charlie, un piccolo biposto affiancato con apertura alare di 7 metri, 290 kg di peso a vuoto, velocità che può sfiorare i 300 km orari: «Diciamo che dentro non è proprio comodissimo, si sta seduti come nel Duetto dell’Alfa», sorride il forlivese Stefano, maestro di musica al conservatorio di Bologna e tra i quattordici soci fondatori del aeroclub Ali di Classe nel 1987.

Tutto in legno di abete rosso del Canada e compensati di Betulla acquistati da un importatore e schiuma di poliuretano espanso per una spesa di 25-30mila euro. Tre visite degli ispettori Enac in corso d’opera e alla fine il collaudo definitivo. Ora una revisione ogni tre anni. Perché farselo in casa? «Passione, passione e solo passione. Da bambino abitavamo vicino all’aeroporto di Forlì e nostro padre ci portava a vedere gli aerei. Poi mio fratello è diventato ingegnere aeronautico e lavorava alla facoltà di Ingegneria aerospaziale che ci ha ospitato nei laboratori per la realizzazione dell’aereo».

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