L’ha progettata una startup ravennate nello spazio coworking del Comune. «Saremo noi stessi a decidere cosa è importante»
I resident del coworking ravennate Cresco, già autori dell’app Nomadfamily (vedi articoli correlati), hanno vinto – fra oltre 200 startup europee – un finanziamento per realizzare il progetto, nell’ambito del programma Future-Internet public private partnership (FI-PPP)
Studiomapp riceverà per il progetto un finanziamento a fondo perduto del 75% per la sua realizzazione e sarà accompagnato da un programma di sei mesi di accelerazione organizzato dal consorzio SOUL-FI (Startup Optimizing Urban Life). La startup ravennate sarà seguita dalla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze, partner del consorzio, e riceverà servizi di supporto per accelerare il processo di sviluppo e per ottenere ulteriori finanziamenti.
«Qirate – racconta Angela Corbari, co-founder di Studiomapp – è un’applicazione che misura la qualità della vita, o liveability, in ambito urbano, soprattutto smart city, e le sue applicazioni sono rivoluzionarie: prima di acquistare casa, prenotare un hotel, accettare un nuovo lavoro, ci chiederemo quanto è il Qirate della zona in cui è ubicato. Qirate ci permetterà di capire se ciò che è presente nell’area, in termini di esercizi commerciali, trasporti, servizi pubblici, condizioni ambientali e altre informazioni che completano il concetto di qualità della vita, soddisfano le nostre esigenze».
Il nome Qirate deriva dall’arabo قيراط, qīrāṭ, carato, l’unità di misura di peso delle pietre preziose. Il logo del progetto – nato dalla collaborazione con Emilio Macchia, uno dei più promettenti grafici in Italia, anch’esso resident al Cresco – raffigura un diamante che sintetizza il grande valore di quello che viene misurato e che al suo interno presenta le sfaccettature destrutturate a rappresentare le strade e la suddivisione in blocchi della città.