Controllo al casello autostradale e i poliziotti hanno sentito i miagolii Gli animali in pessime condizioni igieniche erano partiti dalla Romania
A prima vista i gattini dimostravano avere 8/10 settimane di vita ma i “passaporti per animali” rilasciati dalle competenti autorità rumene, esibiti da S.F. che sosteneva fossero di sua proprietà, indicavano un’età di 5/6 mesi. La polizia ha quindi richiesto l’intervento del veterinario dell’Ausl che confermava la differenza fra età dei cuccioli ed età indicata sul passaporto, e appurava inoltre l’assenza dei previsti microchip di identificazione, escludendo, pertanto, che i passaporti esibiti appartenessero agli animaletti.
Trattandosi di un trasporto da considerare “commerciale” perché il numero degli animali da compagnia supera le 5 unità e vista la totale assenza di elementi di identificazione dei gattini (microchip e passaporto), la polstrada ha contestato 12 infrazioni da 1.333,33 ciascuna per l’importanziane di gatti inferiori alle 12 settimane privi di documenti di identificazione; 7 infrazioni (una da duemila euro, due da mille e tre 1.333,33) perché le gabbie di trasporto non erano solidamente fissate durante il trasporto, la mancanza delle istruzioni scritte in merito a beveraggio, nutrizione e cura degli animali, e la mancata autorizzazione al trasporto di animali vivi; altre 2 violazioni al Codice della Strada per complessivi euro 889,00 e una violazione da duemila euro per il trasporto internazionale non autorizzato. Il romeno è stato denunciato per la falsificazione dei passaporti e il furgone è stato sequestrato.