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    Categoria: società

«L’emergenza rifiuti non è risolta Cosa succederà in spiaggia l’1 maggio?»

Il sindaco preme su Hera perché mantenga l’impegno di riportare la situazione alla normalità entro la giornata odierna 

«L’emergenza creata dai disservizi della raccolta rifiuti non è risolta né in città, né in alcuni lidi». Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, nel primo pomeriggio del quinto giorno di caos non molla la presa e continua a fare pressioni su Hera perché risolva le criticità tenendo fede agli impegni presi nelle ultime ore: ieri sera, 19 aprile, la multiutility in un comunicato si era spinta a dire che «nella giornata di domani saranno completamente superati i disservizi creati in questi giorni». Il primo cittadino controbatte: «Al momento ci sono dei miglioramenti, ma non sono ancora sufficienti, come mi confermano il rapporto di Hera e quello della Polizia Municipale che ho ricevuto alle 13».

Va ricordato che la situazione attuale è collegata all’entrata in servizio del nuovo gestore del servizio di raccolta, vincitore dell’appalto bandito da Hera. «È di Hera il dovere e la responsabilità di mantenere gli impegni – ha aggiunto Matteucci -. In assenza di una soluzione definitiva dovrei valutare altre strade per risolvere la situazione». Intanto da più parti viene segnalata una situazione particolarmente caotica in via Grandi alle Bassette dove ha installato il suo quartier generale il consorzio Ambiente 2.0 che ha vinto l’appalto.

Il sindaco poi guarda all’immediato futuro che si chiama Primo Maggio: «Pongo adesso e dunque per tempo un problema decisivo per Ravenna: il primo maggio ci sarà il passaggio di consegne anche del servizio di pulizia della spiaggia. Hera deve fornire immediatamente chiare e inequivocabili assicurazioni sul fatto che questo servizio funzionerà al 100 percento».

Ma i disagi di questi giorni che conseguenze avranno? Hera ha promesso sconti in bolletta. «È poi pacifico che ci dovranno essere sconti nella bolletta Tari per famiglie ed imprese per i disservizi di questi giorni. Ravenna ha subito anche un grave danno di immagine: ribadisco che, risolta l’emergenza, il Comune di Ravenna aprirà il capitolo delle responsabilità che fanno capo ad Hera per quanto avvenuto».