La procura indaga sul caos rifiuti Carabinieri negli uffici di Hera

Fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio L’attenzione degli inquirenti anche sulla gara di appalto da 40 milioni

La procura di Ravenna ha aperto un fascicolo d’indagine, per il momento contro ignoti, sul caos rifiuti scoppiato dal 16 aprile in provincia in concomitanza con il passaggio di consegne dal vecchio gestore al nuovo vincitore dell’appalto biennale da 40 milioni bandito da Hera. Secondo quanto si apprende dai quotidiani che riportano la notizia, l’indagine procede con l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Ma l’attenzione degli inquirenti si concentrerà anche sulla gara d’appalto. In mattinata i carabinieri del nucleo investigativo, che conducono le indagini coordinate dal procuratore Alessandro Mancini, entreranno negli uffici del Comune, della Provincia e di Hera per l’acquisizione di documentazione sul caso.

Come ormai noto con l’entrate in servizio delle nuove aziende si sono verificati diversi disagi che nei primi giorni avevano assunto i contori dell’emergenza in alcuni punti del territorio. A distanza di una settimana la situazione è in via di miglioramento ma restano molti punti in cui ancora l’immondizia si accumula attorno ai cassonetti. Hera, in veste di stazione appaltante, è intervenuta per rimediare i disagi e ha parlato di mancanze di personale e mezzi da parte del nuovo gestore, il consorzio Ambiente 2.0 guidato dalla Aimeri Ambiente di Milano (società del gruppo Biancamano dei fratelli Pizzimbone).

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