Prestava soldi a tassi del 200 percento Arrestato un 38enne per usura

Indagine partita dal tentato suicidio di un 50enne strozzato dai debiti Trovato il libro mastro: giro di affari da centinaia di miglia di euro

Si faceva firmare un assegno in bianco come garanzia che teneva in cassaforte e poi prestava soldi a tassi di interesse che arrivavano al 200 percento approfittando anche della fiducia di amici d’infanzia e conoscenti di lunga data. Il tentato suicidio di uno dei suoi clienti, sfiancato da quattro anni di usura per un prestito di 27mila euro, ha portato all’arresto dello strozzino: un 38enne di Castel Bolognese individuato dai carabinieri della compagnia di Faenza dopo un’indagine durata alcuni mesi. I militari – coordinati dal procuratore capo Alessandro Mancini e dai sostituti Daniele Barberini e Antonio Vincenzo Bartolozzi – hanno trovato in casa dell’uomo 4.300 euro in contanti e nella cassaforte di un suo parente stretto ignaro di tutto i numerosi assegni in bianco con la firma di altre presunte vittime di usura e il libro mastro con tutti i nomi e le cifre di altre persone in debito per un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro.

L’inchiesta, come detto, è partita a febbraio di quest’anno quando un 50enne commerciante faentino si era allontanato da casa lasciando lettere disperate alla moglie che lasciavano pensare al peggio. Quattro giorni dopo l’uomo è stato ritrovato in stato confusionale ma in buona salute: aveva tentato il suicidio a Bologna con i gas di scarico dell’auto ma di fronte alla foto di sua figlia aveva rinunciato.

Dalle lettere i carabinieri hanno individuato il nome dello strozzino che aveva prestato soldi al 50enne per coprire i debiti della ditta in crisi. In totale circa 27mila euro: i soldi già restituiti a rete mensili nel corso di quattro anni sono diventati quasi il doppio della cifra prestata ma ancora non bastavano all’usuraio che, fino alla fine dell’anno, aveva fissato una rata di duemila euro al mese per estinguere definitivamente il debito, sotto la minaccia di incassare l’assegno in bianco. Venerdì mattina è scattata la trappola: all’appuntamento tra vittima e usuraio sono arrivati anche i carabinieri trovando lo strozzino con 600 euro in contanti appena ricevuti dalla vittima quale anticipo della rata mensile. Stamani il gip ha convalidato l’arresto.

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