Si chiamava Luigi Marchi l’uomo di 50 anni morto nel pomeriggio di ieri (giovedì 16 giugno) a Punta Marina, tentando di salvare il figlio di 8 anni dalle onde. Il mare era in burrasca e poco dopo avrebbe inghiottito molti bagni dei lidi ravennati, alle prese ancora oggi con i danni ingenti.
L’uomo – come riportano i quotidiani in edicola oggi – era in vacanza con la famiglia e un gruppo di amici e abitava a Riva del Garda, dove era presidente della pro loco della frazione di Varone, assicuratore e volontario dei vigili del fuoco.
Nonostante le condizioni del mare e la bandiera rossa issata già dal mattino, ha accompagnato il figlio più grande (l’altro ha 6 anni ed è rimasto a guardare sotto l’ombrellone) e la figlia di un’amica a fare il bagno. Il bambino indossava un giubbotto salvagente ma la corrente lo ha trascinato velocemente al largo, mentre l’altra piccola è rimasta vicino a riva. Il padre, visto il figlio in difficoltà, ha cercato di soccorrerlo, ma probabilmente un malore (sui quotidiani si parla di congestione, visto che aveva mangiato da poco) gli è stato fatale. Inutili i tentativi di rianimarlo in spiaggia (per una quarantina di minuti) così come l’intervento di un gruppo di bagnini praticamente immediato.