Minori chiedevano soldi a un uomo solo di quasi 50 anni in cambio dell’amicizia

Tre giovani denunciati. Erano arrivati a minacciarlo di bruciargli la casa se non avesse dato loro il denaro richiesto

Gli uomini della polizia hanno fatto luce su un caso di estorsione che vede coinvolti tre minorenni e un uomo di quasi cinquant’anni che abita nel Faentino. Quest’ultimo, particolarmente vulnerabile e con evidenti fragilità emotive, alcuni mesi fa aveva conosciuto alcuni ragazzi, minorenni, che abitano nel Lughese e fra loro era nata una sorta di amicizia. Per sfuggire alla solitudine, il faentino trascorreva così alcune serate in compagnia dei più giovani, che accompagnava in automobile dove volevano.

Uno dei ragazzi però l’ha costretto a consegnargli alcuni assegni nonché ad impegnarsi nell’elargirgli una sorta di paga mensile, in cambio, appunto, dell’assicurazione dell’amicizia, tramite però minacce e ricatti. Essendosi indebitato proprio a causa di questi regali e offerte l’uomo si era fatto prestare delle piccole somme di denaro da altri minorenni che nel corso tempo aveva quasi totalmente restituito. Ma a questo punto a tre di questi giovani, tutti minorenni, di origine magrebina e rumena, viene in mente di alzare la posta e chiedere all’uomo la restituzione di somme di denaro molto più alte rispetto a quelle che aveva ottenuto in prestito. E alcuni giorni fa si sono presentati nella sua abitazione, nella prima periferia faentina, minacciandolo di bruciargli la casa e di «fare danni» a lui e ai suoi famigliari qualora non avesse dato loro il denaro richiesto. E non contenti si sono anche appropriati di un ciclomotore dell’uomo che, stanco di questa situazione, il giorno dopo ha denunciato i fatti agli uomini del commissariato di polizia di Faenza.

Al nuovo incontro prestabilito con i giovani si sono così presentati anche i poliziotti che hanno identificato i minorenni in questione – due marocchini di 17 anni e un rumeno di 16 anni – denunciandoli per tentata estorsione continuata. I tre sono stati affidati ai loro genitori, in attesa delle disposizione dell’Autorità Giudiziaria minorile competente. Con loro era presente anche la fidanzata di uno di questi, appena maggiorenne, la quale ha fornito ai poliziotti dichiarazioni reticenti, tanto che è stata indagata per il reato di favoreggiamento.

Le indagini sono ancora in corso in quanto la vicenda segnalata pare avere ulteriori risvolti che coinvolgono anche persone maggiorenni.

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