sabato
05 Luglio 2025
Ravennati ai giochi

Esordio da ct dopo il poker da giornalista Cassani a Rio: «È tutta un’altra storia»

Il 55enne di Solarolo è il selezionatore degli azzurri nel ciclismo e non si nasconde: «Il percorso alimenta aspettative»

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Un conto è andarci per raccontarla da giornalista e un conto e andarci da selezionatore della nazionale maschile di ciclismo: dopo Sydney, Atene, Pechino e Londra da inviato, il 55enne Davide Cassani di Solarolo sarà a Rio de Janeiro dall’altra parte della barricata come commissario tecnico. E le cose sono ben diverse: «Non c’è paragone, la sto vivendo in maniere del tutto diversa. Alla vigilia ho vissuto soprattutto la tensione e la difficoltà di aver dovuto scegliere solo cinque corridori e non è facile in Italia. In Brasile sento l’emozione vera e propria di essere protagonisti dell’evento più importante per lo sport nel mondo».

Per ora le uniche emozioni collegate ai Giochi sono quelle del cronista: «Mi rimane il ricordo indelebile di periodi in cui il ritmo lavoro-riposo saltava completamente per le esigenze delle dirette e dei collegamenti con i fusi orari. Ma anche il piacere di avere un pass con cui poter assistere ad ogni disciplina appena avevo mezzora di tempo. Per uno sportivo amante dello sport è qualcosa di straordinario, come un ragazzino a Disneyland». I cinque selezionati da Cassani sono Vincenzo Nibali (Astana), Fabio Aru (Astana), Diego Rosa (Astana), Damiano Caruso (Bmc) e Alessandro De Marchi (Bmc). Tra loro solo Nibali ha esperienza ai Giochi con due Olimpiadi fatte e di quel bagaglio di esperienze ci sarà bisogno: «Sa cosa vuol dire, è l’uomo più esperto e sa a cosa andiamo incontro». Il 27 luglio si sono ritrovati tutti a Fiuggi per tre giorni di ritiro e il 30 luglio il volo per Rio.

Le giornate in calendario sono il 6 agosto (prova in linea su strada) e il 10 agosto (cronometro), punto di arrivo di un percorso che parte da ben lontano: «Almeno da agosto 2015 con la preolimica, poi lo scorso inverno per capire i programmi dei corridori perché io sono un selezionatore ma loro si allenano con le rispettive squadre». Il percorso tracciato per la prova su strada alimenta aspettative: «Possiamo dire la nostra, possiamo lottare per una medaglia».

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